Il PNRR prevede una ridefinizione generale dei sistemi logistici italiani ancora dominati da una forte mobilità di merci su gomma. Soluzioni tecnologiche innovative sono state studiate per efficientare il sistema, facilitare gli scambi, creare occupazione e ridurre anche l’impatto ambientale.
In Italia, il trasporto su strada, sia di merci che di persone, prevale nettamente sugli altri mezzi di trasporto.
Alcuni dati:
- 167.565 chilometri è la lunghezza della rete stradale italiana
- negli ultimi trent’anni, le autostrade (+ 13%) sono aumentate a scapito delle reti statali (diminuite del 48%)
- le strade regionali e provinciali rappresentano la maggioranza della rete stradale italiana: aumentate del 40% in trent’anni
- in Italia, viaggiano su ferrovia solo il 6% dei passeggeri e l’11% delle merci (a fronte di una percentuale europea rispettivamente pari al 7,9% e al 18,7%)
Il settore dei trasporti è il principale responsabile dell’inquinamento ambientale
Il 23,3% delle emissioni globali di gas serra è prodotto dal settore del trasporto su strada. Per tale ragione, il PNRR prevede un totale di 25,40 miliardi di Euro di investimenti nella rete ferroviaria e nella logistica integrata (Fonte: Governo Italiano, PNRR, Riforme E, Missione 3, pag. 158).
Strategia per la mobilità intelligente e sostenibile
Il PNRR mira a rendere, entro il 2026, il sistema infrastrutturale italiano più moderno, digitale e sostenibile, in grado di rispondere alla sfida della decarbonizzazione indicata dall’Unione Europea adottando le strategie previste dallo European Green Deal (in particolare la “strategia per la mobilità intelligente e sostenibile”) e integrando gli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite.
In particolare, il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) prevede che “per r i trasporti si attribuisca rilievo prioritario alle politiche per il contenimento del fabbisogno di mobilità e all’incremento della mobilità collettiva, in particolare su rotaia, compreso lo spostamento del trasporto merci da gomma a ferro”.
La mancanza di una rete infrastrutturale moderna ed efficiente ha conseguenze sul trasporto a scopo commerciale:
- le merci viaggiano per circa il 54,5% su strada (circa 100 miliardi di tonnellate per chilometro)
- l’obiettivo è di aumentare il traffico merci su rotaia del 50% entro il 2030 e di raddoppiarlo entro il 2050
Sicurezza stradale 4.0: investimenti per la sicurezza stradale e la stabilità di nodi e reti
Il “Next Generation Italia” prevede soluzioni fornite dall’innovazione tecnologica in un’ottica di adattamento ai cambiamenti climatici. Saranno finanziati interventi per lo sviluppo del sistema portuale italiano per migliorarne la competitività, la capacità e la produttività dei porti italiani con una particolare attenzione alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Si realizzeranno, infine, ulteriori interventi di rafforzamento del servizio ferroviario:
- 24,77 miliardi di Euro totale investimenti sulla rete ferroviaria
- 0,63 miliardi di Euro totale investimenti logistica integrata e sistema portuale
- previsione estensione dell’alta velocità al Sud con la conclusione della direttrice Napoli-Bari, l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina e la realizzazione di ulteriori direttrici quali la Salerno-Reggio Calabria e la Taranto-Potenza-Battipaglia
di Walter Brighenti – DAS