Torna al magazine 19/06/2025 DASapere

Autovelox: dal 12 giugno le nuove regole. Ecco cosa cambia per gli automobilisti

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento del traffico sulle strade italiane a ridosso delle vacanze, entrano in vigore nuove e più stringenti disposizioni sull’uso degli autovelox. Si tratta dell’attuazione del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’11 aprile 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 maggio 2024, che ha concesso un anno di tempo agli enti locali per adeguarsi alle nuove regole. Dal 12 giugno 2025, tutti i dispositivi di rilevazione automatica della velocità non conformi ai nuovi standard dovranno essere disattivati. Questa riforma, fortemente voluta dal Governo, mira a contrastare l’uso distorto degli autovelox, spesso percepiti come strumenti per “fare cassa” anziché essere installati per garantire la sicurezza stradale. Lo scopo è evitare un uso eccessivo a scopo meramente sanzionatorio.
sfondo casi risolti

Cosa cambia per gli automobilisti?

In sintesi, chi è alla guida di un mezzo di trasporto deve prestare attenzione a tre fattori:

1.      segnaletica di preavviso: se manca, la multa può essere contestata;

2.      presenza di agenti: per alcuni tipi di controllo la loro presenza è obbligatoria;

3.      nuove distanze tra i dispositivi: meno autovelox “a sorpresa”, più trasparenza;

Dove potranno essere installati gli autovelox?

Secondo il decreto, i dispositivi potranno essere installati solo su tratti di strada autorizzati dalla prefettura e solo se ricorre almeno una delle seguenti condizioni:

·        alta percentuale di incidenti stradali da eccesso di velocità negli ultimi cinque anni;

·        impossibilità di contestazione immediata dell’infrazione;

·        velocità media del traffico superiore ai limiti consentiti;

Dove potranno essere installati gli autovelox?

Secondo il decreto, i dispositivi potranno essere installati solo su tratti di strada autorizzati dalla prefettura e solo se ricorre almeno una delle seguenti condizioni:

·        alta percentuale di incidenti stradali da eccesso di velocità negli ultimi cinque anni;

·        impossibilità di contestazione immediata dell’infrazione;

·        velocità media del traffico superiore ai limiti consentiti.

Limiti di velocità e strade ammesse

I dispositivi potranno essere installati se la strada soddisfa quanto specificato dal ministero. Si potrà, quindi, procedere con il posizionamento degli autovelox seguendo tali direttive che riguardano la distanza tra un dispositivo e l’altro e la relativa segnaletica:

·         strade urbane di scorrimento con limite di velocità non inferiore ai 50 km/h;

·         strade extraurbane (principali, secondarie, locali) con limite di velocità non inferiore a 20 km/h rispetto a quello previsto dal codice della strada;

·         in generale: non è possibile installare autovelox su tratti di strada in cui il limite è inferiore di oltre 20 chilometri orari rispetto alla velocità massima prevista per quel tipo di strada;

·         in generale: sulle strade extraurbane l’autorizzazione è concessa solo in assenza delle condizioni per un controllo diretto da parte delle forze dell’ordine;

·         autostrade;

·         strade urbane di quartiere e locali: non possono più essere installate postazioni di rilevazione della velocità.

Distanze minime obbligatorie e obbligo di segnalazione

Il decreto stabilisce distanze minime tra i dispositivi, e tra questi e la segnaletica di preavviso, per garantire trasparenza e prevenzione. Il preavviso non può essere occulto: deve essere leggibile e non coperto da altri pannelli, altra segnaletica, o ostacoli visivi che ne impediscano l’immediata visibilità. Non sono validi i cartelli generici come “controllo elettronico della velocità” se non indicano la distanza precisa dall’autovelox. Ogni postazione deve essere preceduta da un cartello ben visibile, posto a una distanza minima.

Tra cartello e autovelox:

·         extraurbane principali: 1 km;

·         urbane di scorrimento: 200 m;

·         urbane di quartiere: 75 m;

Tra autovelox e autovelox:

·         extraurbane secondarie: 3 km;

·         extraurbane locali: 1 km;

·         urbane locali: 500 m;

·         autostrade: 4 km;

Approvazione e omologazione: cosa afferma il Codice della Strada.

Regole più chiare e criteri oggettivi rendono meno difficoltoso contestare le multe in caso di irregolarità nella segnaletica o nell’installazione dell’autovelox. In particolare, le sanzioni legate al superamento dei limiti di velocità rilevate da postazioni fisse o mobili possono essere annullate se l’apparecchiatura non rispetta le nuove distanze di preavviso o è posta in zone non autorizzate.

Il Codice della Strada, all’art. 45, comma 6, stabilisce che solo i dispositivi omologati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti possono essere utilizzati per accertare infrazioni. L’art. 142, comma 6, ribadisce che le sanzioni sono valide solo se basate su apparecchiature debitamente omologate.

Tutti i dispositivi già presenti sulle strade italiane devono essere aggiornati alle nuove norme entro il 12 giugno 2025. In caso di mancato adeguamento, è prevista la disattivazione degli autovelox non conformi. Dopo questa data, le multe comminate da dispositivi risultati irregolari possono essere contestate a seguito di accertamento.

Gli autovelox fuorilegge

Tuttavia, il decreto regolamenta il posizionamento e l’utilizzo ma non tratta la questione dell’omologazione. La mancanza di una procedura univoca di omologazione ha generato nuova incertezza e numerosi ricorsi. Un nuovo decreto, in fase di approvazione, prevede che siano considerati automaticamente omologati tutti i dispositivi in funzione dal 2017 in poi.

Dal 12 giugno 2025, i dispositivi non conformi alle nuove regole dovranno essere disattivati. Inoltre, i Comuni dovranno comunicare formalmente ogni autovelox presente sul proprio territorio. In caso contrario, i dispositivi non mappati non potranno essere attivati.

Come tutelarsi? In un contesto normativo così articolato, è fondamentale poter contare su una tutela legale specializzata

La polizza di tutela legale DAS IN MOVIMENTO offre:

·         assistenza legale per contestare multe da autovelox non omologati o mal posizionati;

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·  consulenza telefonica illimitata con avvocati specializzati sulla normativa vigente nell’ambito della circolazione stradale;

·        tutela in caso di sequestro del veicolo, ritiro patente o sinistri con lesioni;

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Fonte: La Repubblica, 13.06.2025; Gazzetta Motori, 13.06.2025; il Giornale, 02.06.2025; Italia Oggi, 12.06.2025; ad indicem.

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