Torna al magazine 07/02/2025 Focus Legale

Andamento dei procedimenti pendenti civili e penali e dell'arretrato civile

L’andamento dei procedimenti pendenti civili e penali e dell’arretrato civile, evidenzia per il III trimestre 2024 una crescita delle pendenze civili
sfondo casi risolti

Andamento dei procedimenti pendenti civili e penali e dell'arretrato civile

L’andamento dei procedimenti pendenti civili e penali e dell’arretrato civile, evidenzia per il III trimestre 2024 una crescita delle pendenze complessive civili ed una diminuzione di quelle penali. 

I lunghi tempi di amministrazione della giustizia e l’incertezza nella pena, continuano a essere gli elementi ostativi degli investimenti nel nostro paese e comportano un’esposizione dell’Italia alla procedura di infrazione europea. 

Principali novità normative introdotte dalla Riforma Cartabia

In particolare, su tale tema, la novità principale è la Riforma Cartabia sul processo penale. La riforma, com’è noto, è finalizzata a ridurre i tempi di trattazione dei procedimenti penali per rispettare gli impegni assunti dall’Italia in relazione al PNRR, ossia la riduzione (entro il 2026) del 25% della durata media del processo penale nei tre gradi di giudizio. 

Le principali novità normative sono: 

  • per il PM, all’esito delle indagini preliminari, la possibilità di formulare una proposta di sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato; 

  • sia il Pubblico Ministero, sia il Giudice per l’Udienza Preliminare, devono informare il loro agire alla regola della ragionevole previsione di condanna. In particolare, il Pubblico Ministero chiederà l’archiviazione quando gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari non consentono una ragionevole previsione di condanna; 

  • il processo penale telematico: sono state introdotte disposizioni che prevedono l’obbligatorietà e l’esclusività del deposito telematico di atti, documenti, richieste e memorie, nonché le notifiche presso il domicilio digitale dell’imputato; 

  • la giustizia riparativa: è stato introdotto l’istituto della giustizia riparativa che si sostanzia in un programma che consente alla vittima, alla persona indicata come autore dell’offesa e ad altri soggetti coinvolti di partecipare liberamente, in modo consensuale, attivo e volontario, alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l’aiuto di un mediatore; 

  • diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini: l’imputato destinatario di una sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere e la persona sottoposta alle indagini preliminari destinataria di un provvedimento di archiviazione possono richiedere la cancellazione dei propri dati dall’archivio; 

  • la inappellabilità di alcune sentenze: nel caso delle sentenze in cui è stata applicata la sola pena dell’ammenda o le sentenze di proscioglimento relative a reati puniti con la sola pena pecuniaria o con pena alternativa.

Dati statistici sulla durata dei procedimenti: ambito civile, amministrativo e penale

Ecco, invece, alcuni dati statistici. 

  • Quanto all’ambito civile, la media di durata del processo è di 540 giorni in primo grado e fino a 1063 giorni per completare tutti i gradi di giudizio. 

  • Quanto all’ambito amministrativo, la media è di 574 giorni in primo grado e di 416 giorni in ultimo grado. 

  • Quanto all’ambito penale, si passa da una durata media di 498 giorni in primo grado (rapporto anno 2020) a una durata media di 355 giorni in primo grado (rapporto anno 2024). 

Nell’ultimo rapporto 2024, la durata media dei procedimenti penali in Europa è pari a 133 giorni in primo grado, 110 in secondo grado e 101 in terzo grado. In Italia, invece, il procedimento penale dura in media 355 giorni in primo grado, 750 in appello e 132 in Cassazione. Il confronto tra Italia e standard europeo propone un quadro negativo, sebbene si possa rilevare un miglioramento rispetto al precedente rapporto del 2022. 

Il costo di amministrazione della giustizia in Italia rispetto all’Europa

Un’ulteriore nota meritevole di attenzione è il costo di amministrazione della giustizia, che in Italia è più alto rispetto alla media europea: 

  • si quantifica in 100,6 Euro per abitante, dato che si pone al di sopra della media europea. Il budget di spesa allocato è inoltre pari allo 0,31% del PIL italiano con un aumento del 21,6% rispetto al 2020. 

ll sistema giudiziario civile italiano ha subito una riforma importante per accelerare i processi e migliorarne l'efficienza. Le principali modifiche includono tempi di difesa più brevi, presenza obbligatoria alla prima udienza, modifiche al sistema di appello e procedimenti semplificati. Nella giustizia penale, la riforma mira a ridurre la durata del processo del 25% in cinque anni, digitalizzare i processi, semplificare le archiviazioni ed estendere la giurisdizione del giudice unico monocratico. 

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Fonte: European judicial systems - CEPEJ Evaluation report - 2024 Evaluation cycle; CMS.law

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