Il tema interessa tutti i proprietari di siti web, e quindi tutto il panorama imprenditoriale italiano. La maggior parte delle società utilizza i cookie di Google Analytics, attualmente sotto la lente di ingrandimento delle istituzioni.

A fine novembre 2021, il garante della privacy austriaco ha emanato un provvedimento in cui dichiarava illeggitimo un utilizzo dei cookie attraverso Google Analytics. Dello stesso avviso è stato il garante europeo. Tutto si basa, fondamentalmente, sul trasferimento dei dati all’estero che avviene attraverso i sistemi di Google Analytics, utilissimi per calcolare le statistiche, la funzionalità e l’andamento del proprio sito internet.

Il cookie utilizzato da Google Analytics garantisce una parziale anonimizzazione dei dati personali rilevati, ritenuta sufficiente fino, per l’appunto, a novembre 2021. Le due autorità, austriaca ed europea, hanno affermato che, dopo la caduta del Privacy Shield, per poter trasferire dati in America, è necessario prendere misure adeguate e sufficienti per garantire la tutela dei dati personali trasferiti con i cookie. Così, la troncatura dei dati che il cookie opera per garantire l’anonimato è giudicata non più sufficiente.

L’impatto sul business può essere devastante. La soluzione, dal punto di vista legale, può essere un accordo tra Europa e America che migliori e superi il Privacy Shield. Trasferire dati personali all’estero e garantire l’anonimato degli utenti rimane una procedura pericolosa e complicata, e una risposta migliore potrebbe arrivare non dal mondo politico, ma dai tecnici: uno strumento che superi e migliori il cookie nella gestione e anonimizzazione dei dati personali, magari garantendo che questi non superino i confini europei.

Di certo, Google è al lavoro con soluzioni che possano essere compliant con la normativa, seguiremo gli sviluppi del tema.

di Avv. Vincenzo Colarocco; Studio legale Previti