I dati di circolazione e trasporto in Italia ci mostrano un Paese con il parco auto più vecchio d’Europa. Nonostante in alcune città si siano diffusi i mezzi di trasporto ecosostenibili come monopattini, bici e overboard elettrici, la macchina è ancora il veicolo privilegiato. Le nuove immatricolazioni tuttavia diminuiscono a fronte della crescita del mercato dell’usato e del noleggio a lungo termine.
La “mobilità di scambio”, o trasporto inatermodale (“shift mobility”), ossia l’uso combinato di più sistemi di trasporto in ottica di minor impatto ambientale, è possibile solo nelle grandi città e si riduce a poche metropoli del nord. Ecco una breve panoramica della situazione dei trasporti in Italia precedente l’emergenza pandemica:
- 11,3 anni l’età media delle auto:
- 38,3% di veicoli altamente inquinanti (fino ad Euro 3);
- 6,8 milioni di motocicli (11,1/100 abitanti);
- 3% i comuni italiani con servizio di sharing;
- 12 milioni di noleggi nel 2018, 89 milioni di km percorsi su circa 8.000 veicoli di cui 27% elettrici;
- 5 miliardi di passeggeri trasportati su mezzi pubblici;
- 100 milioni di spostamenti e circa 1,1 miliardi di chilometri percorsi in 1 giorno feriale;
- 1 ora al giorno è il tempo pro capite dedicato quotidianamente alla mobilità;
- 6 trasporti su 10 in automobile;
- 80% degli spostamenti motorizzati viene effettuato su gomma;
- 85% del trasporto di merci è su camion;
Come cambia il sistema dei traspoti post covid-19?
Il sistema dei trasporti ha conosciuto, in questi ultimi mesi, un profondo cambiamento dovuto alla crescita esponenziale degli acquisti on line e alla necessità di rivolgersi a spedizionieri e trasportatori a domicilio per recapiti e consegne di varia natura.
Che ne sarà degli 88,8 milioni di viaggiatori che nel 2019 erano transitati negli aeroporti italiani? Si stima una perdita pari al 13%, tra i 60 e i 100 miliardi di dollari di mancati incassi da parte dei vettori internazionali (fonte: QF).
L’auspicio è il miglioramento dei dati sugli incidenti stradali grazie alla crescente adozione dello smart-working e e un investimento maggiore nella costruzione di piste ciclabili; utili sia per il trasporto privato, sia per i tanti rider che grazie al servizio di consegna a domicilio stanno aiutando i commercianti, e non solo, ad affrontare questo difficile periodo.