Si rivolge a noi Andres Grazer, titolare di un’azienda produttrice di mobili e nostra assicurata con il prodotto “DAS in Azienda”, denunciando l’hackeraggio dell’email aziendale.

Il fatto denunciato ai nostri uffici si rivela subito grave e riconducibile ad un caso di violazione d’identità-furto d’identità: l’email aziendale del Cliente è stata “hackerata” da un ignoto truffatore che, dall’esterno, ha sabotato gli account aziendali di posta elettronica.

Dopo una serie di verifiche effettuate dal legale incaricato DAS, cui la Compagnia ha affidato la pratica, è stato possibile ricostruire l’accaduto e denunciare i fatti alla Polizia delle Telecomunicazioni.

La “Grazer & C.” S.p.A. aveva intrecciato una fitta corrispondenza, a mezzo e-mail, con la ditta “ABS Allestimenti Fieristici” per la progettazione e realizzazione di uno stand personalizzato in occasione della annuale Fiera Campionaria del Mobile.

L’attività di consulenza fornita dalla ABS è consistita in uno scambio di e-mail sempre più dettagliate, dal briefing iniziale al progetto grafico, dalla definizione dello stand al calendario dei lavori di allestimento. Nel corso di queste comunicazioni, sono stati trasmessi dei dati sensibili e delle informazioni riservate che riguardavano il brand, l’anteprima del catalogo di vendita, le soluzioni di design, il budget di spesa. Tutto ciò, al fine di permettere all’ABS di predisporre la soluzione fieristica più ottimale.

La frode on line è stata compiuta monitorando la corrispondenza tra le due aziende e attendendo il momento dell’ordine di acquisto da parte della Grazer S.p.A.

Il furto d’identità è un crimine informatico che consiste nella surrettizia sostituzione del destinatario di una transazione o di una corrispondenza privata a scopo estorsivo o di raggiro.

L’attacco informatico, eseguito all’insaputa del nostro Cliente, ha permesso ai truffatori di raccogliere una serie di informazioni, numeri di telefono, contatti personali, riferimenti a banche e a conti correnti. Tutto ciò permette di inserirsi nel carteggio di corrispondenza senza che ci si possa accorgere dell’indebita intromissione.

I malviventi si sono, quindi, sostituiti alla ditta ABS Allestimenti Fieristici e hanno inviato un’ultima e-mail alla Grazer S.p.A. in cui comunicavano che il pagamento del saldo della tranche finale avrebbe dovuto essere effettuato ad un nuovo numero di conto corrente a causa della sostituzione dell’istituto di credito di appoggio.

Fortunatamente, il ragioniere contabile della ditta Grazer, insospettitosi del repentino cambio delle coordinate bancarie, ha interrotto l’operazione di pagamento, informando il titolare che ha, poi, contattato DAS.

L’attività stragiudiziale è stata molto articolata e si è resa necessaria anche una perizia informatica di cyber investigation, coperta dalla polizza di tutela legale, per ricostruire le dinamiche del “data breach”, ossia la violazione delle credenziali di accesso ai sistemi informativi aziendali.

La denuncia-querela alla Polizia delle Telecomunicazioni ha completato l’attività legale anche se gli hacker del web non sono stati individuati e non sono stati perseguiti penalmente. Per tali ragioni, è fondamentale prevenire attacchi informatici di questo tipo e cautelarsi per tempo con idonee coperture assicurative.

Il supporto tempestivo e qualificato di un avvocato specializzato può aiutare l’ignaro imprenditore a difendere le proprie ragioni: la polizza “DAS in Azienda” è la risposta di DAS per questi casi di assistenza legale.

Il prodotto: “DAS in Azienda”; durata della controversia: 4 mesi; valore in lite: 10.450,00 Euro; spese peritali sostenute da DAS per le investigazioni: 1.650 Euro; spese legali sostenute da DAS per attività difensiva e assistenza legale: 1.398 Euro.