Il prodotto: DAS IN FAMIGLIA; valore in lite: 2.500 Euro (danni materiali, rimborso spese e lesioni fisiche); spese legali anticipate da DAS e non pagate dal cliente: 850 Euro + spese peritali sostenute da DAS: 550 Euro; durata della controversia: 45 giorni.

Può capitare di essere aggrediti da un cane oppure che il proprio animale domestico sfugga al controllo e provochi danni a cose o lesioni a persone. Non infrequenti, sono anche i casi di rumori molesti: il cane che abbaia, il regolamento condominiale che prevede orari di silenzio o norme specifiche per la gestione degli animali domestici all’interno degli spazi comuni condominiali (puoi vedere nel sito das.it i nostri articoli sui casi risolti su questi temi). In tali situazioni, è utile chiedersi quale sia il regime di responsabilità giuridica che disciplina simili ipotesi, come si risarciscono i danni provocati dagli animali in custodia e con quali limiti. Un ulteriore tema di approfondimento, è quello delle colonie feline, dell’accesso degli animali domestici ai luoghi aperti al pubblico ovvero quello della loro custodia in abitazioni private.

Per esempio, un caso che abbiamo trovato sulla scrivania al rientro dalle ferie, è stato proprio quello di Appio Cromaziano, nostro assicurato con la polizza di tutela legale DAS IN FAMIGLIA, che ci ha segnalato la brutta avventura capitata alla moglie Gabriella durante le vacanze al mare.

Il prodotto DAS IN FAMIGLIA è la risposta assicurativa di tutela legale che DAS offre in tali situazioni: nel caso di un pregiudizio economico provocato da un animale sfuggito al controllo, è possibile agire in via legale con il supporto di avvocato del network della compagnia e ottenere un equo indennizzo per i danni materiali a cose o le lesioni fisiche subìte.

La norma di riferimento è l’articolo 2052 del Codice Civile (danno cagionato da animali in custodia) il quale recita: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”. La norma sancisce un regime di responsabilità oggettiva analogo a quello previsto per il custode e per le cose affidate alla custodia o al deposito: si presume sempre responsabile il padrone dell’animale per il danno da esso cagionato a meno che egli non dimostri il “caso fortuito”, ossia un evento eccezionale e straordinario che non poteva essere previsto e che sfuggiva alla ordinaria capacità di controllo e di supervisione. In altri termini, in caso di danni o di lesioni a terzi, il proprietario dell’animale è sempre chiamato a risarcire il danno, salvo casi molto eccezionali che lo esimano da responsabilità.

Durante la consueta passeggiata mattutina lungo la battigia, mentre si trovavano al mare, Appio e la moglie Gabriella camminano con il loro cane Lucky al guinzaglio. In direzione opposta, ad un certo punto, dopo alcune miglia percorse sulla sabbia, sopraggiunge un’altra coppia di turisti preceduta dal loro cane di grossa taglia, Thor, non condotto al guinzaglio.

In pochi istanti, senza che Appio potesse prevedere la reazione dei due animali, Thor si avventa su Lucky il quale, per sfuggire all’altro animale, si avvolge su di sé, raggomitolandosi sul guinzaglio, e facendo cadere a terra la moglie di Appio Cromaziano.

In questo caso, la polizza di tutela legale si è rivelata molto efficace. L’avvocato incaricato DAS, basandosi sulle informazioni raccolte dai turisti al momento dell’evento, ha rintracciato la compagnia di assicurazione che assicurava i padroni del cane Thor. Mediante perizia, sempre il legale da noi incaricato 1) ha quantificato il danno riportato dalla moglie di Appio feritasi cadendo sugli scogli e 2) ha documentato, con la garanzia di acquisto, il costo della borsa della signora Gabriella, azzannata da Thor durante l’aggressione. Anche il piccolo Lucky aveva riportato delle ferite durante la lotta con l’altro cane: per esso, successivamente, l’avvocato DAS ha allegato le copie delle ricevute di pagamento delle spese veterinarie sostenute per la medicazione e la cura dell’animale.

Nonostante lo spavento e la brutta esperienza vissuta dai nostri clienti, la polizza di tutela legale ha supportato Appio e la moglie nella difesa delle loro ragioni, permettendo loro di recuperare i danni patrimoniali subìti mentre, per quanto riguarda il danno morale (anch’esso risarcibile), il nostro avvocato (su concorde volontà del cliente) ha ritenuto di soprassedere.

 

di Walter Brighenti – DAS

Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale