Essere albergatori è splendido! Quanti tra di noi non sognano una vita trascorsa tra migliaia di persone, turisti, viaggiatori d’affari, ciascuno con la propria storia che si intreccia con il luogo in cui soggiornano. Chi finalmente ha ottenuto le desiderate ferie, chi invece ha prenotato una stanza solo per un viaggio di lavoro, chi magari – perché no – si è innamorato e sta provando l’ebbrezza in un weekend romantico in compagnia del proprio Amore. Vita vera, che si svolge tra le stanze ed i corridoi di una struttura alberghiera. Ed in tutto questo l’imprenditore alberghiero gode della vita altrui facendola in parte un po’ propria. Che passione! Ma non sono tutte rose e fiori… Anzi, gestire un albergo comporta rischi e responsabilità enormi. Ne vale la pena, ma tutelarsi con una robusta polizza di tutela legale per assicurare il proprio albergo potrebbe essere una scelta assolutamente saggia.
Responsabilità dell’albergatore e assicurazione albergo
Abbiamo già parlato precedentemente in questo blog di come gli articoli 1783, 1784 e 1785 del Codice Civile regolino in modo chiaro la disciplina dell’obbligo di custodia degli oggetti di proprietà dei clienti nel momento in cui si trovino all’interno della struttura alberghiera.
In particolare l’art. 1783 scrive che “Gli albergatori sono responsabili di ogni deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo.
Sono considerate cose portate in albergo:
- le cose che vi si trovano durante il tempo nel quale il cliente dispone dell’alloggio;
- le cose di cui l’albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia, fuori dell’albergo, durante il periodo di tempo in cui il cliente dispone dell’alloggio;
- le cose di cui l’albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia sia nell’albergo, sia fuori dell’albergo, durante un periodo di tempo ragionevole, precedente o successivo a quello in cui il cliente dispone dell’alloggio.
La responsabilità di cui al presente articolo è limitata al valore di quanto sia deteriorato, distrutto o sottratto, sino all’equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell’alloggio per giornata.”
Gli articoli 1784 e 1785 invece definiscono i limiti della responsabilità dell’albergatore, indicandola come illimitata qualora gli oggetti danneggiati o sottratti gli fossero stati consegnati dal cliente oppure qualora il danno riguardasse cose che l’albergatore, pur avendo avuto l’obbligo per legge di accettare in custodia (es: contanti e oggetti di valore), si fosse rifiutato di ricevere. Invece il codice definisce che “L’albergatore non è responsabile quando il deterioramento, la distruzione o la sottrazione siano dovuti:
- al cliente, alle persone che l’accompagnano, che sono al suo servizio o che gli rendono visita;
- a forza maggiore;
- alla natura della cosa.”
Cosa significa in concreto? Facciamo un paio di esempi pratici.
Anna arriva in albergo con dei gioielli e si aprono diversi scenari:
- lascia i propri gioielli in custodia all’albergatore: in caso di perdita verrà risarcita per il loro valore fino ad un massimo del costo della prenotazione per una giornata moltiplicato per cento.
- alla richiesta di lasciare in custodia i propri beni di valore alla reception, riceve un no come risposta, allora in caso di eventuale danneggiamento o di furto l’albergatore dovrà rispondere con una responsabilità illimitata.
- Infine nel caso in cui durante il soggiorno di Anna si fosse verificato un incendio ed i suoi gioielli fossero andati perduti, ovviamente l’albergo non risulterà responsabile dello smarrimento, essendosi verificato un caso di forza maggiore.
Come si può comprendere dai piccoli esempi, la norma tutela in modo importante il cliente da eventuali furti subiti in albergo, ritenendo giusto che chi si trova a viaggiare per piacere o per lavoro abbia il sacrosanto diritto di sentirsi tutelato da comportamenti scorretti del personale alberghiero o di altri ospiti della struttura. Infatti tali norme sono assolutamente inderogabili, cioè l’albergatore non può sottrarsi alla sua responsabilità affiggendo cartelli o dando indicazioni diverse: il Codice Civile non si discute!
Cos’è e cosa copre l’assicurazione per un albergo
DAS ha scelto di tutelare gli imprenditori alberghieri con un prodotto creato ad hoc che garantisca in modo ampio e sicuro tutti i soggetti che operano all’interno della struttura.
L’assicurazione Difesa Albergo copre sia il titolare che l’amministratore, i dipendenti, i soci, gli stagisti, i familiari collaboratori e chiunque lavori nella struttura a qualsiasi titolo e si rivolge a tutte le tipologie di imprese alberghiere.
Difesa Albergo, oltre a garantire la consulenza telefonica di un legale specializzato nella materia come tutti i prodotti DAS, integra perfettamente la RC obbligatoria per gli albergatori, estendendo la propria copertura anche alle controversie in campo penale. Non bisogna dimenticare infatti che, al di là dei già visti articoli del Codice Civile, la responsabilità dell’albergatore può sempre sfociare anche in campo penale. Ricordiamo il caso sollevato da Cassazione penale, sez. IV, 29/01/2013, n. 18569, che ha sancito, nel caso di un ragazzo deceduto durante una festa nella piscina di un albergo, come sussista la responsabilità per omicidio colposo del legale rappresentante di un albergo che ometta di adottare misure di sicurezza idonee a rendere chiaro e tangibile il divieto di utilizzare la piscina, la quale costituisce sempre una struttura pericolosa anche quando non sia in esercizio.