La prescrizione, nel linguaggio giuridico, fa riferimento alla cessazione di un diritto in seguito al trascorrere di un certo periodo di tempo.
In altre parole, dopo un certo periodo il titolare del diritto non può più avanzare alcuna pretesa.
Non tutti i reati possono “cadere in prescrizione” e i termini sono diversi in base al reato oggetto di indagine o al procedimento giudiziario.
Perché esiste la prescrizione?
L’obiettivo alla base di questa legge è la riduzione dei lunghi tempi processuali e la miglior efficacia dell’azione penale e del diritto di difesa.
Quanto dura la prescrizione?
L’art. 157 del Codice Penale (modificato dalla legge n.251/2005) prevede che la prescrizione estingue il reato decorso il tempo massimo della pena e comunque per un tempo superiore a sei anni nei casi di delitto e quattro anni nei casi di contravvenzione.
Una legge che in questi giorni è al centro delle polemiche per la proposta sulla sospensione dei termini dopo il primo grado di giudizio.
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