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COS’E’ LA POLIZZA ASSICURATIVA OBBLIGATORIA PER I PROFESSIONISTI

Polizza professionisti

Responsabilità dei liberi professionisti

Sei un libero professionista e ami lavorare in totale autonomia e piena libertà?
Oppure il tuo più caro amico, partita IVA non iscritto ad alcun albo, ha avuto controversie con i suoi dipendenti e non sai come aiutarlo?
Essere un libero professionista significa sì gestirsi il proprio tempo e le proprie risorse con totale indipendenza, ma significa anche essere sottoposti a particolari situazioni di rischio dalle quali talvolta non si sa come uscire.
Quanti di noi sognano una quotidianità priva di incombenze e soprattutto senza “timbrare il cartellino”? Non sono però tutte rose e fiori!
Alla libertà del potersi organizzare il lavoro e di poterlo svolgere da dove meglio si crede, si uniscono una serie di problematiche connesse. Infatti forse non si è sempre così al sicuro come si pensa: quotidianamente professionisti e lavoratori autonomi rischiano denunce!
Per conoscere più da vicino le opportunità offerte da una polizza di tutela legale continua la lettura.

Cos’è la polizza assicurativa obbligatoria per i professionisti

La sottoscrizione di una polizza RC per professionisti è un obbligo per diverse tipologie di professioni, tra le quali, ad esempio, quella di architetto o ingegnere. A stabilirlo sono le norme contenute nella Riforma delle Professioni sancita dal DPR 137/2012, per la responsabilità civile e professionale: la copertura ovviamente deve essere attiva al momento della sottoscrizione dei contratti con i clienti.
Queste polizze, pensate appositamente per i professionisti, coprono i danni derivanti da eventuali negligenze compiute nell’esercizio della propria attività, garantendo così massima sicurezza sia al titolare della polizza che al suo cliente. Lavorando si possono compiere vari errori dai quali discendono diverse (e talvolta gravi) responsabilità: essere tutelati fa sentire al sicuro!

Difesa Professionista è il prodotto pensato da DAS per garantire la miglior tutela legale a qualsiasi tipologia di libero professionista, che sia iscritto o no ad un albo o ordine professionale, oppure al professionista iscritto ad un ordine se l’attività che svolge è in qualità di dipendente d’azienda pubblica o privata.

Per tutte queste tipologie di professionisti viene garantita la tutela legale in caso di procedimento penale legato alla propria attività, in caso di controversie con i fornitori, assistenza nell’opposizione contro le sanzioni tributarie ingiuste previste dal Dlgs 472/97 e tanto altro.
Il massimale è di 50.000 euro per sinistro e consente una protezione importante, che integra perfettamente la RC per professionisti.
Difesa Professionista difende l’assicurato anche in caso di danni subiti per colpa di terzi mentre svolge la propria attività e offre, tra l’altro, un supporto efficace per recuperare i crediti non ancora ricevuti.
Avere una polizza di tutela legale significa poter contare sull’esperienza e sull’appoggio di un Avvocato specializzato che possa assistere l’assicurato durante tutti i gradi di giudizio in caso di necessità.

La Corte di Cassazione, per stabilire quando un professionista sia responsabile nei confronti del proprio cliente, ha distinto
1) incarichi complessi e opere che abbiano un carattere di novità
2) incarichi di routine o di media difficoltà.
Nel primo caso, il professionista è responsabile solo per dolo o per colpa grave; nel secondo, riguardante invece attività di routine o prestazioni professionali di media difficoltà, ogni minimo errore, anche commesso con una colpa lieve, è causa di responsabilità.

Per capire cos’è la responsabilità del professionista, affrontiamo un paio di esempi concreti:

Il caso di Filippo A. – disegnatore meccanico bolognese con un’esperienza alle spalle pluridecennale nel proprio settore –
Realizzando dei disegni per il cliente Zeno R., Filippo è caduto in un errore talmente grave da dover passare una parte consistente del lavoro che avrebbe dovuto essere da lui svolto, nelle mani di un altro professionista.
Gli errori compiuti da Filippo, di cui probabilmente Zeno non si era accorto nel momento in cui aveva sottoscritto l’accettazione dei disegni come committente dell’opera, erano di tale gravità rispetto all’esperienza di Filippo, da non consentirne l’esonero dalle proprie responsabilità.
Cosa significa? Che Zeno, dopo essere venuto a conoscenza degli errori di progettazione solo in fase di realizzazione dell’opera, avendo avuto la prontezza di denunciare le mancanze riscontrate entro otto giorni dalla relativa scoperta, ha maturato certamente il diritto al risarcimento del danno che ne è derivato e quindi delle spese ulteriori sostenute per il rifacimento dell’opera “finale”.

Il caso di Stefano – ingegnere che svolge la propria attività da dipendente in un’azienda –
Non instaurando un rapporto diretto con il cliente finale dell’azienda per cui lavora, in caso di danni non potrà trovarsi imputata dal cliente alcuna responsabilità diretta, in quanto risponderà per le sue mancanze il datore di lavoro, così come prevede l’articolo 2049 c.c. Ovviamente in seguito il titolare dell’azienda potrà rivalersi su Stefano per il danno subìto, qualora ravveda nella sua attività professionale prestata una negligenza o un’imperizia.
Giovanni invece, suo compagno di studi ma libero professionista e regolarmente iscritto all’albo, nella medesima situazione risulterebbe essere l’unico responsabile.

Dai casi sopra citati si evince perché, al di là della polizza RC per i professionisti, per un libero professionista difendersi con una polizza di tutela legale integrativa sia sicuramente consigliabile.

Che cos’è la polizza infortuni obbligatoria per i professionisti?

La normativa sugli infortuni è in continua evoluzione. Per esempio a seguito della conversione in legge del D.L. 16 ottobre 2017, n. 148 (“Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”, gergalmente conosciuto come “Decreto fiscale”), per il tramite della L. 4 dicembre 2017, n. 172, si è modificata la disciplina dell’assicurazione obbligatoria infortuni per avvocati, associazioni professionali e società tra professionisti. Infatti l’avvocato non è più tenuto ad assicurarsi per il proprio rischio infortunio, ma mantiene indubbiamente l’obbligo di avere una polizza assicurativa infortuni al solo fine di garantire collaboratori, praticanti e dipendenti che non siano coperti da INAIL.
La polizza infortuni sul lavoro può essere considerata una forma di tutela integrativa rispetto all’assicurazione INAIL, non un’alternativa: sia che il professionista sia incorso in un danno svolgendo la propria attività professionale, sia che il danno sia stato subito durante il tempo libero, la polizza assicura e protegge il contraente da qualsiasi tipologia di lesione, coprendo spese e rendendo più facile il periodo di cura e successiva convalescenza.

DASy

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