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COSA COPRE LA POLIZZA RC PROFESSIONALE

Das tutela legale polizza rc professionale

L’art. 3 comma 5 del d.l. 138 del 13-08-2011, convertito in L. n. 148 del 14 settembre 2011, e il DPR 137/2012 hanno previsto l’obbligo per chi esercita una professione regolamentata, cioè che prevede l’iscrizione ad Albi ed Ordini, di stipulare una polizza professionale.

Chi esercita svolge un’attività che nelle “Professioni non Organizzate” (Legge n 4 del 14 gennaio 2013) non ha invece un obbligo in tal senso ma una polizza professionale è sempre consigliata per far fronte a spiacevoli imprevisti.

Nelle formule base più diffuse, la polizza rc professionisti copre le richieste risarcitorie che il Professionista può essere chiamato a pagare come responsabile:

  • per errori e negligenze nello svolgimento della professione e i conseguenti danni contrattuali, compresa la custodia di documenti;
  • per danni materiali o fisici cagionati a terzi nello svolgimento dell’attività;
  • per eventuali danni subiti dai dipendenti e collaboratori e in generale subiti dalle persone all’interno del locale presso cui viene esercitata l’attività.

Insieme alle coperture, devono essere valutati, per sottoscrivere un contratto adeguato al proprio fatturato e ai propri rischi, i parametri economici della polizza, ovvero:

  • i limiti di indennizzo e gli scoperti;
  • la validità temporale della polizza, che può comprendere anche un periodo precedente o successivo alla stipula (garanzie di retroattività e copertura postuma).

Varie compagnie offrono inoltre la possibilità di integrare la polizza rc professionale coperture per i casi di danni all’immobile dove viene esercitata l’attività, al suo contenuto e per i casi di furto.

Per completare la tutela, sempre più spesso viene proposta anche la garanzia tutela legalestrumento necessario per rispondere in modo efficace alle richieste risarcitorie rivolte al Professionista e per la sua difesa in caso di problemi penali.

 

Perché integrare la polizza professionale con la difesa penale

 

Mentre i rischi in termini risarcitori sono solitamente abbastanza noti e vi è più possibilità di trovare accordi bonari, la questione è ben diversa in ambito penale.

Quando vengono contestate responsabilità penali infatti, le spese legali e processuali sono più elevate e ci sono conseguenze importanti ulteriori rispetto alla sanzione prevista per il reato di cui il professionista viene accusato.

 

Spese legali e processuali

 

Per avere un riferimento ed orientarsi in quelli che sono i costi  legali e processuali di una difesa penale si può leggere la la tabella nr. 15 del Decreto 10 marzo 2014 n. 55 37

La lettura della tabella, tuttavia, deve essere fatta tenendo presente anche alcune ulteriori precisazioni basilari:

  • l’avvocato è libero di quantificare il suo operato, con apposito preventivo accettato dal cliente, anche in misura sensibilmente superiore;
  • la tabella non comprende tutte le altre spese diverse dalle competenze legali, (ad esempio spese di giustizia varie, consulenti, periti);
  • in caso di condanna, oltre al proprio legale possono esserci spese da rifondere alla parte civile.

 

Le conseguenze di una condanna

 

Per quanto riguarda le conseguenze di una condanna, oltre che per l’aspetto economico, il Professionista in caso di responsabilità penali è esposto anche su altri fronti di grande impatto per il suo futuro lavorativo, ad esempio:

  • rischia correlati procedimenti disciplinari;
  • si trova nell’impossibilità di autocertificare, ove richiesto per specifici concorsi o consulenze, l’assenza di condanne penali;
  • dovrà sostenere, ove interesse e possibile, i costi della richiesta di riabilitazione (art. 178 c.p.).

Se sei un Professionista è quindi fondamentale abbinare alla tua polizza professionista la tutela legale per professionisti.

DASy

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