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FURTO DI VETTURE. AUTO SMONTATE E PEZZI DI RICAMBIO SUL MERCATO NERO: COME DIFENDERSI.

furto di vetture e rivendita dei componenti sul mercato nero

Il furto di vetture è sempre stato lo spettro di automobilisti e viaggiatori.

In passato, il rischio era quello di non trovare l’automobile al rientro o di trovarla danneggiata perché i ladri avevano tentato di forzare le serrature per accedere all’abitacolo. La ricerca di parcheggi custoditi o l’installazione di allarmi antifurto erano gli accorgimenti migliori per proteggere il nostro investimento su quattro ruote unitamente a una valida copertura assicurativa.

 

Allarme auto “smontate”: i ladri di automobili sono sempre più specializzati e “chirurgici”

 

Oggi, l’evoluzione del furto d’auto consiste nella sottrazione e vendita clandestina delle singole parti componenti (soprattutto quelle elettroniche e meccaniche). Infatti, ci si è resi conto che i pezzi di ricambio immessi nel mercato hanno un valore unitario di gran lunga superiore rispetto alla vettura complessiva difficile da rivendere e da trasportare. Perché?

 

Volanti, navigatori, pneumatici, cruscotti e marmitte: internet fonte continua di introiti

 

Un’auto può essere completamente smontata in meno di quattro ore. Le bande criminali, specializzate in questo tipo di ricettazione, operano come veri e propri chirurghi che “asportano” su committenza solo quello che è più richiesto nel mercato nero. La crisi energetica e quella dei materiali, infatti, ha reso difficile l’approvvigionamento di parti componenti attraverso i canali istituzionali e i rivenditori ufficiali: tempi di attesa molto lunghi e costi proibitivi.

 

Ci sono componenti che diventano preziosi per le criticità attuali nelle catene di approvvigionamento

 

Il mercato della contraffazione e del plagio è sempre attivo ed intercetta questa esigenza dei consumatori. Per questo, le bande criminali si sono specializzate nel mercato dei ricambi usati, fonte continua di introiti con basso rischio di rintracciabilità della provenienza originaria dei pezzi. Non solo. Anche materie prime come platino, palladio e rodio, contenuti nei serbatoi, risultano altamente appetibili.

 

Continua a ridursi la percentuale di recupero delle auto rubate nel nostro Paese (38%), e sta crescendo il numero dei veicoli che, una volta rubati, spariscono nel nulla

 

Paradossalmente, le auto più moderne sono più facili da rubare perché la tecnologia si presta ad essere violata e clonata senza l’utilizzo di strumenti rumorosi e invasivi: una volta aperto il vano motore, i ladri “asportano” solo quello che serve o che è stato loro commissionato sul “dark web”.

 

Come proteggersi?

 

Purtroppo, le polizze assicurative tradizionali non contemplano ancora questa tipologia di rischio: la vettura non è stata rubata, ma solo sabotata mentre il furto di parti componenti non integra la fattispecie di “atto vandalico”.

Restano validi i vecchi suggerimenti e, in caso di soste prolungate, si consiglia di spostarsi con mezzi pubblici evitando la sosta di automobili in parcheggi non vigilati.

 

di Walter Brighenti – DAS

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