Il prodotto: “Difesa Impresa Edile”; durata della controversia: 3 mesi; valore in lite: 25.000,00 Euro; spese legali sostenute da DAS per fase stragiudiziale (opposizione atto di pignoramento; accordo transattivo): 853,00 Euro.
Le imprese di costruzioni, anche a causa del variegato ambito del loro lavoro e delle diverse situazioni in cui si trovano ad operare, sono le realtà maggiormente esposte al rischio di infortuni sul lavoro, violazioni di normative di settore in continua evoluzione e vertenze con i clienti per vizi occulti degli immobili edificati o ristrutturati.
Nel caso che vi raccontiamo, la vertenza contrattuale riguarda un fornitore della ditta nostra assicurata, la “Elide Faenza & C. Costruzioni” s.r.l., che rivendica il pagamento di una somma di denaro relativa ad una commessa eseguita a favore dell’impresa edile. La vicenda riguarda la fornitura di un lotto di vetrocamere da installare negli alloggi di un edificio ad uso abitativo e commerciale realizzato a cura dell’impresa edile gestita da Elide Faenza.
Ci scrive Elide Faenza, legale rappresentante ed amministratrice dell’impresa di costruzioni indicata sopra. Elide ci inoltra un atto che le è stato notificato dall’avvocato di controparte e chiede il nostro intervento per contestare la richiesta di pagamento. Si tratta di un atto di pignoramento da eseguirsi presso terzi in relazione ad una somma che l’impresa di costruzioni, nostra assicurata, non avrebbe saldato. L’importo contestato è pari ad Euro 120.300,00 comprensivo del capitale, degli interessi maturati e delle spese legali.
Una delle problematiche principali del mercato edilizio è sicuramente il sistema dei pagamenti e i ritardi ad esso connessi. A parte la pubblica amministrazione, che presenta un eccesso di burocrazia, in generale, il settore edile, registra una percentuale di imprese ritardatarie nei pagamenti inferiore alla media delle imprese italiane; sono, infatti, il 10,7% le imprese che registrano ritardi oltre i 30 giorni contro il 9,4% del settore edile.
La tesi sostenuta da Elide è quella di un errore contabile poiché lei ritiene di aver interamente pagato il creditore, ma, lo stesso, afferma di aver ricevuto solo una parte delle somme dovutegli.
La gestione della pratica, da parte del nostro avvocato del network DAS, è consistita, preliminarmente, nel predisporre l’atto di opposizione all’esecuzione presso terzi. Con questo atto, è stata anche ricostruita la corretta dinamica dei flussi di pagamento intercorsi tra le due parti. È emerso quindi un errore di registrazione nelle fatture, in parte addebitabile agli uffici amministrativi della nostra assicurata. Tale errore ha evidenziato la mancata rendicontazione di un lotto di “sistemi frangisole a lamelle orientabili”, integrati al telaio delle finestre, che giustifica il divario di prezzi.
È stato, quindi, raggiunto un accordo transattivo in base al quale, a fronte della rinuncia all’atto di pignoramento, Elide Faenza si impegna a versare, ad integrazione di quanto dovuto, la somma pari ad Euro 25.000 a spese compensate. L’accordo ha portato all’estinzione della procedura esecutiva.
di Walter Brighenti – DAS
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale