Si rivolge a noi il sig. Corsi per denunciare un sinistro e attivare la tutela legale DAS prevista dalla polizza DAS in Azienda, a seguito dei danni da grandine subiti dalla sua concessionaria auto a causa del cedimento della tettoia. Oggetto della vertenza, il danneggiamento di una decina di vetture nuove, in pronta consegna, a causa del crollo della tettoia.
Il sig. Corsi correda la sua denuncia di sinistro allegando anche un trafiletto di giornale locale in cui è riportato l’evento atmosferico straordinario verificatosi nella zona in cui risiede la concessionaria di automobili: trombe d’aria e grandinate, che hanno divelto capannoni e scoperchiato tetti.
Sfortunatamente, il sig. Corsi non disponeva di un’assicurazione specifica contro gli eventi meteorologici perché aveva preferito investire sulla struttura tubolare in acciaio zincato di un fornitore specializzato, costata complessivamente quasi 100.000 Euro. Egli richiedeva, dunque, la riparazione delle tettoie danneggiate e il risarcimento dei danni riportati alla carrozzeria delle vetture rovinate.
Purtroppo, le richieste risarcitorie del sig. Corsi erano rimaste prive di riscontro con la sola disponibilità, da parte del fornitore specializzato, di riparare alcune strutture danneggiate dalle raffiche di vento, ma non tutte.
L’intervento dell’avvocato DAS ha messo in evidenza le negligenze del fornitore specializzato, replicando alle obiezioni dell’installatore che cercava di limitare le responsabilità. Innanzitutto, il nostro cliente aveva subito un danno ben maggiore poiché le vetture erano già pronte e molte consegne erano state ritardate o disdette (con conseguente perdita di fatturato e problematiche con la clientela più esigente).
Inoltre, la struttura in tubolari di acciaio zincato era garantita dal fornitore specializzato per quindici anni contro ogni evento atmosferico, comprese le arcate, che erano state rinforzate con appositi tiranti e controventature. Il fornitore specializzato dunque, non poteva esimersi dal riparare l’intera opera, comprese le pensiline in policarbonato e ogni altro danno cagionato dal cedimento delle tettoie.
Il danno complessivo ammontava dunque a 40.000 Euro e la richiesta risarcitoria veniva formalizzata alla controparte dal nostro legale incaricato.
È seguita un’intensa attività stragiudiziale con l’avvocato del fornitore specializzato, il quale sollevava anche nuove eccezioni come, ad esempio, il fatto che le “placche di fissaggio” richiedessero delle basi di cemento, che questo aspetto era stato fatto presente al sig. Corsi, ma che questi aveva preferito non procedere a proprie spese alla realizzazione di fondazioni interrate. Quest’ultimo aspetto veniva smentito dal sig. Corsi, che allegava e-mail intercorsa con il fornitore specializzato a sostegno di quanto affermato.
È stato necessario, quindi, l’intervento di un consulente tecnico per eseguire una perizia sul prospetto di installazione dell’opera per accertare vizi o errori iniziali di progettazione.
Inviate le risultanze della perizia all’avvocato di controparte, quando era ormai stata predisposta la notifica dell’atto di citazione, il nostro legale incaricato è stato raggiunto da una comunicazione del legale del fornitore specializzato, che si rendeva disponibile ad una soluzione risarcitoria condivisa.
Alla fine, il sig. Corsi ha ottenuto la riparazione completa delle pensiline antigrandine, il rinforzo delle fondazioni interrate e il risarcimento pari a 35.000 Euro per i danni alla carrozzeria delle vetture parcheggiate.
Il prodotto: DAS in Azienda; durata della controversia: 45 giorni; valore in lite: 40.000 Euro; spese peritali sostenute da DAS: 350 Euro; spese legali sostenute da DAS (fase stragiudiziale): 1.182 Euro.
di Walter Brighenti – DAS
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale