Si rivolge a noi Gianantonio, titolare di una piccola impresa di tinteggiatura e decorazioni d’interni e con noi assicurato con la polizza “DAS Circolazione Business”, perché intende promuovere un ricorso ad una sanzione amministrativa avvenuta tramite il T-Red, il tanto temuto “semaforo intelligente” che filma l’intera sequenza del passaggio di un mezzo in prossimità di un’intersezione stradale.
DAS Circolazione Business offre garanzia in caso di opposizione all’autorità competente contro una sanzione amministrativa.
I nostri uffici, dopo aver istruito l’apertura del fascicolo, indirizzano l’Assicurato al legale DAS per l’esame della vicenda e la verifica dei presupposti legali di difesa legale.
Come noto, i fotosemafori o photored sono dispositivi ad infrarossi che, assieme agli autovelox, fanno parte della battaglia dichiarata dall’amministrazione pubblica contro i comportamenti pericolosi tenuti alla guida di un mezzo da utenti distratti, imprudenti, o poco rispettosi del codice di sicurezza stradale. Purtroppo, molti di questi nuovi apparecchi, a causa delle loro modalità di operatività, hanno generato dei conflitti sfociati in contestazioni e in ricorsi amministrativi presso la prefettura e il TAR e addirittura arrivati fino al Consiglio di Stato.
Ci sono molti luoghi comuni e false credenze e si pensa di poter impugnare con facilità il verbale recapitato a casa dai “gendarmi automatizzati”.
Non è così, e il nostro avvocato ha dovuto spiegare a Gianantonio che avrebbe avuto scarse possibilità di successo e che la multa andava in ogni caso pagata. Infatti, con i prodotti di tutela legale connessi alla circolazione stradale (“DAS in movimento”; “DAS Circolazione Business” e “DAS Ritiro Patente Business“), DAS offre assistenza legale contro le ingiuste sanzioni, ma in nessun caso sostiene battaglie legali prive di merito soprattutto laddove è a rischio la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e degli utenti della strada.
In questo caso, infatti, il sinistro è stato respinto e l’avvocato DAS ha archiviato la pratica per carenza di merito. Esaminiamo, allora, questo caso che solo in prima battuta può sembrare un caso non risolto, ma che, in realtà, si presta ad interessanti osservazioni giuridiche ben evidenziate dal nostro legale incaricato nella relazione finale di archiviazione del fascicolo.
La vicenda, in sintesi. Gianantonio era molto concitato quando ha telefonato al nostro centralino per effettuare una denuncia telefonica (numero verde: 800 84 90 90; oppure 045/8372611 “Parla con noi”). Subito i nostri colleghi gli hanno richiesto l’invio della documentazione necessaria e hanno provveduto all’assegnazione di un numero di sinistro.
Gianantonio aveva preso una multa con decurtazione dei punti della patente perché fotografato dal T-Red ad attraversare con il rosso.
Immediate le “pretese” di Gianantonio basate su convinzioni non sempre corrette:
- per essere opposti, i controlli e gli accertamenti devono essere sempre presegnalati e ben visibili, cosa non verificatasi nel caso di specie;
- impugnazione della multa da rosso semaforico: Gianantonio non contestava il fatto, ma sosteneva che il fitto fogliame presente nelle fronde delle frasche e nella chioma degli alberi impediva di scorgere il segnale luminoso dello stop collocato in alto; egli aveva arrestato il furgoncino solo quando se ne era accorto;
- presentare ricorso per presunto malfunzionamento del T-Red;
- in caso di violazioni, la contestazione deve essere immediata e fatta in loco dagli agenti incaricati: secondo Gianantonio era illegittimo il verbale recapitatogli sulla base di una foto scattata da una macchina.
Il nostro avvocato ha fatto chiarezza su molti aspetti contestati dall’Assicurato. Per questo motivo, richiediamo sempre l’invio di tutta la documentazione fin dall’apertura del sinistro. L’importante ruolo del legale incaricato è quello di spiegare al Cliente in modo chiaro ed efficace il quadro normativo che circonda il fatto. Ecco le repliche, punto per punto, dell’avvocato:
- segnalazione preventiva: quello che afferma Gianantonio è sbagliato e vale solo per i controlli di velocità (cartello che indica la presenza di “autovelox”) e non per il caso attraversamento con il semaforo rosso (rilevazione elettronica mediante “T-Red”);
- l’albero non potato, che occulta con la chioma il semaforo, potrebbe essere una valida esimente che, però, deve essere opportunamente dimostrata dal ricorrente;
- onere della prova: occorre provare il difetto della videocamera; non esiste un obbligo normativo di sottoporre a taratura gli apparecchi T-Red i quali non costituiscono strumenti di misurazione (come invece gli “autovelox”); è sempre l’opponente (Gianantonio) che deve provare il vizio di costruzione, installazione o funzionamento dello strumento o comunque l’esistenza di situazioni ostative al regolare operato del dispositivo; non deve essere l’ente elevatore dell’infrazione a dimostrare il corretto collaudo e il costante controllo dell’apparecchiatura;
- ciò che sostiene Gianantonio è solo in parte fondato perché alla regola generale dell’immediata contestazione sono state introdotte numerose eccezioni legislative e la giurisprudenza sul punto è altalenante. Quanto richiesto da Gianantonio non è semplice da attuarsi perché il verbale “fa fede fino a querela di falso” ossia occorre una denuncia da parte del multato che, in base a prove oggettive, infici la bontà o l’autenticità del verbale che è un atto pubblico;
In effetti, l’avvocato ha toccato un punto, già evidenziato da Gianantonio, sul quale è interessante riflettere. Il T-Red è pur sempre un macchinario, che non sostituisce la ragione umana nella rappresentazione dei fatti. Che dire, ad esempio, dell’ambulanza che, a sirene spiegate, incalza e costringe la vettura a passare col rosso? Oppure, il caso di chi sbaglia ad incanalarsi e deve dirigersi da un’altra parte, ma non può farlo perché nella direzione che ha imboccato è già scattato il rosso mentre nella corsia accanto c’è il verde? Come si comporterà il photored?
Nel nostro caso, l’avvocato ha consigliato al Cliente di pagare la multa. L’Assicurato non aveva proseguito la corsa, ma si era arrestato oltre la linea di stop: la multa è, pertanto, di minore entità rispetto agli oltre 200 Euro previsti in caso di attraversamento dell’incrocio.
L’avvocato ha tuttavia ottenuto lo stralcio della decurtazione di 2 punti della patente in base alle foto che ha prodotto in prefettura. Da esse, risulta l’incuria dell’amministrazione comunale nella manutenzione del viale alberato e la possibilità per gli utenti di essere tratti in inganno, riuscendo ad intravedere il bagliore del semaforo solo all’ultimo secondo.
L’amministrazione comunale, ci viene riferito, ha in seguito provveduto alla potatura degli alberi. Nessuno scampo per l’occhio intelligente, ma il buon senso ha, alla fine, prevalso.
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale