Anche nel mondo del volontariato no profit si innescano le dinamiche tipiche di un’azienda e potrebbe accadere di avere dei problemi di natura contrattuale con un fornitore; ma in questi qual è la polizza più adatta? Ti raccontiamo la storia di un’associazione nostra assicurata con Difesa Associazione per spiegarti i limiti e le garanzie coperte dalla polizza nel caso di una vertenza contrattuale.
Il mondo del volontariato è una realtà molto attiva ed importante in Italia. Sono circa 4,14 milioni gli italiani impegnati stabilmente in attività no profit all’interno di associazioni culturali e benefiche (il 7,9% della popolazione; fonte: “La Repubblica.it”, 16.01.2017).
DAS offre garanzia di tutela legale al settore no profit con il prodotto “Difesa Associazione”, assicurando i dirigenti e gli aderenti dell’associazione.
Ma quando si stipula una polizza, è sempre bene informarsi preventivamente sulle garanzie, dimodoché l’agente o l’intermediario possano proporre la copertura assicurativa più adatta individuando il prodotto corretto. Per questo, l’ascolto delle esigenze della clientela è fondamentale.
Si rivolge a noi Dario, presidente dell’associazione senza scopo di lucro, assicurato con la polizza “Difesa Associazione”. L’attività dell’ente da lui gestito coniuga il rispetto dell’ambiente con il recupero di persone che vivono ai margini della collettività: una bella realtà, quella di Dario, e una sfida nobile, ma impegnativa, per tanti ragazzi che sono aiutati dall’associazione a rimettersi in gioco attraverso il lavoro e il contatto con la natura.
La denuncia di sinistro attiene ad una vertenza contrattuale con un fornitore dell’associazione: Dario aveva concordato, per conto dell’associazione, l’acquisto di un consistente quantitativo di argilla per il rifacimento di un giardino e il rinvaso di circa un centinaio di piante ornamentali. I ragazzi dell’associazione, impegnati nelle opere di floricoltura, si erano, però, accorti che la composizione del terriccio era diversa da quella ordinata e inidonea all’uso per cui era destinata.
Dario ci fa notare che il materiale era stato già pagato e quello fornitogli aveva un valore di mercato ben inferiore a quello indicato in fattura; chiedeva, perciò, la restituzione della differenza della somma versata o una nuova fornitura di merce con la qualità corretta. Non solo. Contestava anche il fatto che il fornitore non avesse redatto in modo fiscalmente corretto la bolla di accompagnamento, ravvisando in ciò un ulteriore profilo di inadempimento nei riguardi dell’Associazione.
I nostri uffici, purtroppo, non hanno potuto accogliere le richieste dell’Associazione. Il sinistro è stato respinto e la pratica archiviata: vi spieghiamo adesso perché.
È buona cosa chiedersi sempre: «cosa copre la polizza?».
Quella denunciata da Dario era una vertenza civile di natura contrattuale relativa all’inadempimento della controparte. Tale vertenza non rientra nell’ambito delle garanzie della polizza “Difesa Associazione”, che individua un elenco tassativo di casi esclusi dall’operatività delle coperture di tutela legale tra i quali le vertenze relative ad inadempienze contrattuali proprie o di controparte. Infatti, il rapporto intercorrente tra l’Associazione e la controparte è da ricondurre allo schema del contratto di compravendita, successivamente non adempiuto.
Da un diniego ben motivato, può nascere una nuova “customer experience”.
Per avere copertura in ambito contrattuale, il prodotto più indicato è “DAS in Azienda”. La dettagliata spiegazione delle ragioni per cui il sinistro è stato respinto dalla Compagnia, ha permesso successivamente all’intermediario di proporre la soluzione migliore per rispondere ai bisogni effettivi dell’Associazione. Inoltre, poiché l’Associazione svolge anche una piccola attività commerciale, ancorché in forma non economicamente prevalente, il pacchetto opzionale “contrattuale completo” avrebbe garantito il quadro migliore.
L’ascolto degli assicurati è un elemento chiave della fase di apertura di un sinistro, che non va trascurato.
Un diniego di copertura non è la rottura di una relazione o di un’aspettativa, ma può trasformarsi in un’occasione per soddisfare al meglio le aspettative del Cliente come è stato nel caso dell’associazione senza scopo di lucro.