Si rivolge a DAS la titolare di un hotel di una nota località sciistica, lamentando una disavventura con un cliente appena ospitato per le vacanza di Natale. Il cliente, infatti, dopo aver più volte cambiato la prenotazione, arrivato in albergo, pretendeva di cambiare la camera a lui assegnata perché non sufficientemente spaziosa.

Dopo aver fatto notare al cliente che le dimensioni ora pretese erano quelle di una camera di livello superiore rispetto a quella prenotata, la titolare acconsentiva allo spostamento del cliente. Terminato il soggiorno, l’ospite liberava la camera con quattro ore di ritardo rispetto all’orario previsto dal regolamento, vedendosi così addebitare, al momento del riepilogo dei costi del soggiorno, anche l’importo del giorno della partenza. L’ospite, indispettito, contestava tale addebito e contestava anche il prezzo giornaliero praticato, volendo che la struttura si attenesse a quello inferiore concordato al momento della prenotazione.

Stante il diverbio così scaturito, l’ospite si è allontanato allontanava senza corrispondere alcunché e la struttura si è vista vedeva costretta ad attivare la propria polizza di tutela legale Difesa Albergo.

I consulenti DAS, dopo un rapido esame della documentazione, appurato che i prezzi delle camere erano stati chiaramente indicati ed abbinati alle diverse tipologie di camere/servizi nell’offerta iniziale e che il personale dell’hotel aveva fornito dichiarazioni scritte in cui confermavano che era stato il cliente a richiedere un cambio di sistemazione, procedevano senza indugio ad inviargli formale richiesta di saldo. Anche se la prenotazione aveva svolto la funzione di accettazione della proposta contrattuale formulata dall’albergatore e, quindi, il contratto originario prevedeva un costo diverso (camera più piccola, prezzo inferiore), le parti ben potevano, come in effetti avevano fatto, richiedere e concordare variazioni. Nonostante alcune iniziali resistenze, l’ospite problematico ben presto realizzava di non disporre di validi argomenti per contestare di aver effettivamente richiesto e fruito della camera superior e, valutato il rischio di sopportare anche i costi dell’attività legale, provvedeva a corrispondere il dovuto. Un piccolo disagio che, grazie alla polizza stipulata, ha consentito alla struttura di risolvere velocemente e senza preoccupazione l’inconveniente capitato nel periodo di maggior attività.