Si rivolgeva a DAS Marina, madre di Marco, ragazzino di 17 anni rimasto coinvolto in un incidente mentre tornava da scuola con la biciletta. La donna raccontava ai legali della Compagnia che il figlio era stato urtato da un veicolo che usciva in retromarcia da un giardino privato e che l’investitore, pur avendo fornito le proprie generalità, non intendeva avvisare la propria Compagnia assicurativa.
L’uomo sosteneva, infatti, che l’urto fosse avvenuto per distrazione del ragazzo, che non si era accorto del veicolo che aveva già intrapreso la manovra di retromarcia e la stava ormai completando.
I legali della Compagnia, esaminate le fotografie dei luoghi e quelle scattate subito dopo la collisione, chiarivano a Marina che, in base al codice della strada, i veicoli che escono da luoghi privati e che si immettono nel flusso della circolazione devono dare la precedenza a quelli che sono già in transito sulla strada (art. 145 e 154 cod. strada).
Nel caso in questione, era la persona alla guida dell’automobile che stava compiendo una manovra particolarmente insidiosa e che doveva, quindi, utilizzare la massima prudenza. Inoltre, l’avvocato di Das rilevava che il punto d’urto (registrato sulla parte centrale del paraurti posteriore) non era compatibile con la dinamica descritta dal conducente dell’auto.
Rassicurata la madre circa i diritti del figlio, i consulenti DAS richiedevano una visita medico-legale per quantificare il danno fisico subito da Marco e si attivavano per incaricare un esperto in perizie cinematiche. Confortati dal parere ottenuto da quest’ultimo circa la dinamica della collisione, forti del diritto di precedenza stabilito a favore di Marco, i legali della Compagnia si attivavano nei confronti dell’investitore, intimandogli di provvedere al risarcimento di tutti i danni subiti da Marco.
Il responsabile, messo alle strette, procedeva a comunicare gli estremi della propria polizza rc auto, consentendo finalmente ai legali di DAS di trattare la pratica direttamente con la Compagnia assicurativa dell’automobilista e di giungere ad una rapida conclusione della vicenda.
Marina e il figlio, grazie all’assistenza dei legali e periti qualificati di DAS, hanno così ottenuto un risarcimento per i danni subiti da Marco pari a 4.300 euro, senza aver dovuto affrontare alcun costo.