Brutta disavventura per gli operai di un’azienda edile, che sono rimasti appiedati e hanno perso una giornata di lavoro; ma non sono stati i soli a rimetterci, quel giorno, poco dopo il rifornimento di carburante.
Vediamo come sono andate le cose e in che modo è tornata utile la polizza di tutela legale DAS Circolazione Business.
Carburante sporco danneggia il motore: che fare?
Abbiamo assistito una società di trasporti, da noi assicurata con il prodotto DAS Circolazione Business, ingaggiata da un’azienda edile per il trasporto con conducente di una squadra di operai in trasferta per l’allestimento di un nuovo cantiere edile.
La vicenda è ingarbugliata poiché la committente “società edile” ha chiesto il risarcimento dei danni alla “società di trasposti” e quest’ultima si è rivolta a noi per rivalersi nei confronti del gestore di una pompa di benzina.
Il caso. La società di trasporti mette a disposizione della committente un pullman con conducente per trasportare alcuni operai presso un sito di scavi ubicato fuori città, in una zona isolata. Dopo circa un’ora di viaggio, il guidatore è costretto a una sosta di emergenza perché il motore “scoppietta” e perde progressivamente velocità.
La corriera non ripartirà più dal parcheggio e la società di trasporti si vedrà costretta ad inviare un nuovo mezzo per recuperare i lavoratori e riportarli a casa.
Eseguita la manutenzione del mezzo di trasporto, svuotato totalmente il serbatoio ed effettuata la sostituzione del filtro del gasolio, è emerso che il combustibile presentava delle impurità che potrebbero aver compromesso il funzionamento del motore.
La società di autobus è responsabile contrattualmente nei confronti della società edile poiché si era impegnata a eseguire con diligenza un trasporto rispettando tempi e luoghi di destinazione: il rischio oggettivo di impresa grava sul trasportatore, ma, per il danno al motore, è possibile rivalersi nei confronti del gestore della stazione di rifornimento.
La nostra polizza di tutela legale DAS Circolazione Business dà assistenza nei casi di vertenze contrattuali con i fornitori per fatti connessi alla circolazione stradale mediante l’estensione “pacchetto contrattuale” da abbinare alle garanzie del pacchetto base.
Da un punto di vista giuridico, l’avvocato da noi incaricato precisa due aspetti:
- al titolare della pompa di rifornimento incombe l’obbligo contrattuale di fornire carburante privo di impurità o di altre sostanze eterogenee (responsabilità in capo al venditore di beni di consumo);
- è necessario dimostrare la responsabilità del gestore dell’impianto (l’onere della prova grava sulla società di trasporti).a
Quanto alla responsabilità del gestore dell’impianto, l’avvocato nostro incaricato osserva che:
- occorre risalire alla pompa di benzina responsabile;
- le cause del guasto devono essere definite con certezza;
- bisogna dimostrare che a danneggiare il motore è stato proprio il carburante di uno specifico distributore (nesso causale).
A tal riguardo, le prove da fornire in sede di diffida legale alla controparte sono:
- la ricevuta (fattura, scontrino fiscale) comprovante il rifornimento di carburante;
- la fattura dell’officina meccanica che ha riparato il guasto al motore per dimostrare l’entità della spesa di riparazione effettuata;
- le soste di rifornimento effettuate, di cui occorre conservare traccia, per risalire alla specifica stazione di rifornimento destinataria della contestazione.
Il sinistro si è concluso in via stragiudiziale con il risarcimento del danno da parte della Compagnia di RC, che assicurava il titolare dell’impianto di benzina. Il nostro legale si è avvalso anche della perizia tecnica eseguita dallo studio peritale specializzato in accertamenti di infortunistica stradale.
Il prodotto: DAS Circolazione Business; durata della controversia: 25 giorni; valore in lite: 4.000 Euro; spese peritali sostenute da DAS: 650 Euro; spese legali sostenute da DAS: 750 Euro.
di Walter Brighenti – DAS
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale