Michela Tinazzi, Head of Market Development, intervista Carlo Alberto Funghini (Funghini Assicurazioni); partecipa Federico Battaglini, manager di zona, DAS.
MICHELA. Oggi siamo in Toscana, nella splendida Firenze, presso la Funghini Assicurazioni. Perché, Federico, hai deciso di candidare questa agenzia come agenzia del mese?
FEDERICO. Perché si è classificata tra le prime dieci agenzie DAS in Italia per sviluppo della produzione. Essa ha saputo coniugare e completare l’offerta assicurativa tradizionale di responsabilità civile con le nuove proposte DAS di tutela legale: il risultato è stato quello di una crescita del portafoglio destinata ad aumentare ulteriormente.
MICHELA. Quali sono state, Carlo, le leve commerciali da te impiegate, nella tua realtà agenziale, per promuovere i prodotti di tutela legale?
CARLO ALBERTO. Circa due anni fa, ci siamo accorti che le soluzioni tradizionali da noi proposte alla clientela non soddisfavano più completamente le esigenze di quest’ultima. I prodotti di tutela legale erano accessori alle garanzie di RC principali quali l’auto, l’incendio, la responsabilità professionale. Il timore era quello di non essere più competitivi anche in relazione a quanto offerto dalla concorrenza. Il nuovo prodotto di tutela legale DAS Professionista ha fatto la differenza e, con la modularità delle garanzie che completano il pacchetto, ci ha permesso di rispondere al meglio ai bisogni della nostra clientela più esigente.
In questo modo, abbiamo potuto coprire tutta una serie di necessità di assistenza legale dall’area sanitaria a quella tecnica (progettisti, architetti, geometri, ingegneri, ecc.) a quella dei commercialisti. Da un’esigenza iniziale dettata dalla necessità, abbiamo poi intravisto in DAS un “plus” aggiuntivo che fa la differenza rispetto alle altre compagnie tradizionali. Questo valore aggiunto, potrei definirlo “plus di familiarità” ossia un filo diretto, costante, con la direzione della compagnia e con l’ufficio assuntivo; un aspetto, questo, non scontato poiché spesso la rete agenziale fatica a trovare un rapporto costante, un’intesa immediata con gli uffici assuntivi di una compagnia di assicurazioni.
MICHELA. Grazie, Carlo, per la tua testimonianza. Indubbiamente, lo “human touch” è un fattore distintivo e determinante, che fa la differenza nel servizio, ma anche nell’offerta assicurativa. In base alla tua esperienza personale, quali consigli ti sentiresti di dare ai tuoi colleghi agenti o a chi abbia intenzione di investire nella tutela legale?
CARLO ALBERTO. In un ventaglio di prodotti assicurativi che un’azienda ha per tutelarsi, sicuramente la tutela legale ha un ruolo cardine. Il mio consiglio è di investire soprattutto nel ramo aziendale e professionale. Noi agenti dovremmo sensibilizzare maggiormente gli imprenditori sulle nuove responsabilità, anche penali, che l’amministrazione di un’azienda comporta. Spesso gli imprenditori non sono pienamente consapevoli di ciò. Pensiamo, ad esempio, a tutta la vicenda del Covid-19, che ripropone il tema della sicurezza sul luogo di lavoro, e alla normativa di legge che individua nel datore di lavoro, rispetto ai propri collaboratori, il soggetto portatore di queste ulteriori responsabilità. La tutela legale è ancora un settore di nicchia, ma con margini di miglioramento e di sviluppo notevoli.