Torna al magazine 27/03/2022 Focus Legale

Ecobonus 110%: il ruolo del general contractor

Sempre più diffusa con l’Ecobonus 110%, la figura del General Contractor resta ancora poco chiara a molti: chi è, cosa fa e quali rischi comporta davvero il suo ingaggio?
sfondo casi risolti

Sempre più spesso, in tema di Ecobonus 110% e di impresa edile, si parla di “General Contractor”, ma, di esso, non ne viene data una specifica definizione e anche i rischi ecobonus 110% connessi alla figura del General Contractor sono sovente sottovalutati o ignorati. Cerchiamo, allora, di fare maggiore chiarezza sulla funzione del “General Contractor”.

L’articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (“Decreto Rilancio”), convertito, con modifiche, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77, ha introdotto nuove disposizioni che disciplinano la detrazione spettante nella misura del 110 per cento delle spese sostenute a fronte di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica (ivi inclusa l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici) nonché al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici (“Sismabonus”) effettuati su unità immobiliari residenziali. La detrazione, spettante nella misura del 110 per cento delle spese sostenute, è ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

 

General Contractor ecobonus 110%: il ruolo

La figura e il ruolo del General Contractor preesistono alla normativa dell’Ecobonus 110%. Si tratta, infatti, di un termine tecnico adottato nel settore della cantieristica e della impresa edile per designare una persona giuridica individuata dal committente per ottimizzare i processi di costruzione. Il General Contractor svolge la funzione di coordinatore di tutti gli appaltatori e sub-appaltatori che interverranno nel cantiere edile, garantendo una riduzione dei tempi di esecuzione e una convenienza economica poiché i “sub contractor” sono selezionati in base all’esperienza del General Contractor in termini di affidabilità, qualità, competitività nei prezzi.

Anche se, nell’accezione qui ricordata, si tratta di interventi edilizi commissionati da soggetti privati, può essere utile il richiamo all’articolo 194 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (“Codice dei contratti pubblici”) che individua, nel Contraente Generale, il soggetto che − in qualità di unico referente nei confronti del committente dei lavori − si impegna a realizzare l’intervento oggetto dell’incarico in tutti i suoi aspetti essendo dotato delle competenze necessarie per garantire l’obbligazione di risultato ossia il corretto completamento dell’opera commissionata.

Il General Contractor è, quindi, la figura più adatta a gestire la pratica burocratica legata alla richiesta dell’Ecobonus 110%: il committente − che intende presentare domanda per beneficiare dell’Ecobonus 110% − affida l’appalto al General Contractor. Quest’ultimo, a sua volta, gestisce l’iter burocratico incaricando e pagando direttamente i professionisti e le imprese subappaltate. Al termine dei lavori, il General Contractor emette un’unica fattura al cliente committente che, di fatto, non effettua nessun pagamento perché viene applicato lo sconto in fattura (o la cessione del credito). Ecco gli step principali dell’ingaggio:

-il committente dichiara di appaltare tutti gli interventi ad un unico soggetto che agisce come General Contractor. Il General Contractor offre, in un unico contratto, sia il servizio di fornitura e posa in opera degli interventi, che quello di progettazione dell'opera;

-il committente precisa che le opere saranno fatturate dal fornitore unico che agisce come Contraente Generale;

-i singoli professionisti incaricati (sub-appaltatori) emetteranno fattura al fornitore unico (General Contractor) secondo i tempi definiti nei rispettivi accordi, che possono prevedere pagamenti a stato avanzamento lavori oppure al termine dei lavori;

-i servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l'effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti all’agevolazione Ecobonus 110%: (redazione A.P.E., responsabile dei lavori, asseverazione, visto di conformità, direzione dei lavori, responsabile della sicurezza) sono fatturati dal singolo professionista al Contraente Generale, che li addebiterà in fattura al committente in virtù del suddetto mandato conferitogli;

-il General Contractor (Contraente Generale) opera attraverso un unico contratto, garantendo il necessario coordinamento per lo svolgimento di un intervento che deve rispettare la complessa procedura dell’Ecobonus 110%.

 

General Contractor ecobonus 110%: i rischi

Vediamo adesso quali sono i principali rischi o “intoppi” della procedura di ingaggio del General Contractor:

-non tutte le spese sono agevolabili, ma solo quelle che presentano un’immediata correlazione con gli interventi che danno diritto alla detrazione;

-tra le spese agevolabili, rientrano i costi che l'impresa, in qualità di General Contractor, fatturerà per la realizzazione di interventi specifici oggetto di agevolazione, inclusi quelli relativi ai servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l’effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti all’agevolazione (visto di conformità e asseverazioni);

-tra le spese non agevolabili, rientrano i compensi specificatamente riconosciuti all'amministratore condominiale per lo svolgimento degli adempimenti dei condomini connessi all'esecuzione dei lavori e all'accesso all’Ecobonus 110%;

-tra le spese non agevolabili, rientra anche il compenso corrisposto al Contraente Generale per l’attività di “mero coordinamento” da egli svolta; trattandosi di costi non direttamente imputabili alla realizzazione dell'intervento, tali corrispettivi sono esclusi dall’agevolazione.

General Contractor: sconto in fattura

Il committente può accedere all’Ecobonus 110% ed esercitare l'opzione per lo sconto in fattura in relazione ai costi che l'impresa, in qualità di General Contractor, gli fatturerà per la realizzazione di interventi specifici oggetto di agevolazione. Con l’espressione “sconto in fattura” si intende uno sconto sul prezzo finale dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso. Tale “sconto” è anticipato dal General Contractor che ha effettuato gli interventi e da quest'ultimo è recuperato sotto forma di credito d'imposta.

General Contractor: cessione del credito

A sua volta, il General Contractor ha facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari, così come il committente contribuente può optare per la cessione del credito d'imposta (di importo corrispondente alla detrazione) ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito ed altri intermediari finanziari.

 

Contenuti correlati

Animali Condominio Legale
Focus LegaleCondominio: quanti animali posso tenere in appartamento?Recenti sentenze hanno confermato come le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici. Infatti, non è possi ...
01.11.2018Leggi tutto
Assicurazione Professionale Medici
Focus LegaleCos’è l’assicurazione per la responsabilità professionale per i medici obbligatoria?Quella di diventare medico non è una semplice scelta professionale, bensì una vera e propria vocazione, un bisogno di darsi da fare per aiutare gli altri. Infat ...
16.01.2019Leggi tutto
Causa Civile Cassazione Italia
Focus LegaleQuanto dura una causa in Italia? Un elefante di nome giustiziaIn Italia sono necessari più di 1200 giorni per concludere una causa civile in Cassazione, più di 800 per il secondo grado e oltre 500 in primo grado; un “recor ...
10.06.2019Leggi tutto