Torna al magazine 02/03/2022 Focus Legale

Aumento del costo dell'energia: quali tutele per privati e imprese?

Il Governo interviene per limitare l'impatto degli aumenti, ma le PMI e le famiglie rischiano di affrontare costi elevati.
sfondo casi risolti

Gli aumenti di gas e luce, secondo ARERA, (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), comporteranno un aumento del costo del 55% per l'energia e del 41% per il gas: sono aumenti considerevoli, dovuti all'aumento del costo delle materie e alla crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 all'interno del sistema europeo.

I rincari interesseranno, evidentemente, tutti noi, tanto le famiglie quanto le imprese,e le PMI potrebbero trovarsi a pagare un prezzo particolarmente salato. Contrariamente a quanto avviene per le famiglie, le imprese non potranno nemmeno ricorrere agli strumenti di tutela che il Codice del Consumo (dl 206/2005) pone a sostegno dei privati. Non rientrano, infatti, nell'accezione di Consumatore prevista dal codice.

Quali strumenti possono tutelarci da questi rincari?

Il Governo è intervenuto e interverrà (come sta avvenendo anche nel resto d’Europa) con misure a sostegno dei soggetti più precari, ma è certo che questo sostegno, essendo legato a precisi parametri reddituali, non sarà sufficiente a coprire la vasta platea di interessati.

Può essere utile distinguere tra mercato libero e mercato tutelato dell'energia: nel mercato tutelato il prezzo è stabilito dall'autorità e cambia ogni tre mesi. Nel mercato libero il prezzo si può negoziare per alcuni anni ed è possibile tenere sotto controllo l'aumento dei costi.

Passare dal mercato tutelato al mercato libero dell'energia è gratuito e nessuna commissione o penale può essere applicata all'utente, né qualunque altro costo possa celare questo onere. Non ci sono interruzioni nella fornitura, non occorre sostituire il contatore e sarà il nuovo gestore che dovrà interfacciarsi, per le pratiche inerenti al passaggio, con il vecchio fornitore, che non potrà opporsi in alcun modo.

Un ultimo strumento a disposizione è la rateizzazione dei pagamenti: in caso di morosità, l'utente ha diritto a ottenere un piano di rateizzazione del pagamento, che proseguirà anche in caso di cambio del fornitore. Attenzione, però: non rispettare il piano di rateizzazione comporterà la perdita del beneficio.

Gli strumenti di tutela, ad oggi, sono questi. Auspichiamo che le istituzioni intervengano quanto prima per tutelare al meglio i consumatori.

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