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L’ATTESTATO DI RISCHIO: LE PAROLE DI DAS

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L’attestato di rischio è il documento che “fotografa” la storia del veicolo e del suo proprietario.

Tale certificato registra gli incidenti verificatisi negli ultimi cinque anni e riporta le classi di merito di provenienza e di assegnazione stabilite dalle compagnie di assicurazione.

Esso è indispensabile per assicurare i veicoli. Dal 1° luglio 2015, non è più cartaceo ma digitale; è consultabile sui siti ufficiali delle compagnie di assicurazione e presso la banca dati gestita dall’ANIA sotto il controllo dell’IVASS.

In passato, uno dei problemi principali di questa attestazione era rappresentato dai “sinistri tardivi”: incidenti denunciati in modo non tempestivo alle compagnie di assicurazione rispetto alla data in cui erano stati provocati. Tali sinistri alteravano la scala “bonus-malus”, ossia il parametro di riferimento comune tra le imprese di assicurazione per consentire il passaggio da una compagnia ad un’altra.

 

Che cos’è un sinistro tardivo

 

Come abbiamo detto, si tratta di un incidente denunciato in ritardo, spesso dopo oltre un anno da quando è avvenuto: se l’assicurato cambia compagnia, e contemporaneamente denuncia il sinistro in ritardo, impedisce la registrazione dell’incidente nell’attestato di rischio. In questo modo, all’assicurato viene applicato il “bonus” anziché il “malus”.

 

Che cos’è l’attestato di rischio dinamico

 

Con l’attestato di rischio dinamico, questo comportamento, spesso scorretto e opportunistico, non è più possibile.

Dal 1° agosto 2018 è stato introdotto l’attestato di rischio dinamico, che riporta anche gli incidenti denunciati in ritardo (sinistri tardivi) e pagati nei cinque anni precedenti, permettendo alle compagnie di assicurazione di avere maggiori informazioni sulla storia della vettura e del suo proprietario. Ciò determina, al rinnovo dell’assicurazione, una penalizzazione (c.d. “malus”) per l’assicurato che ha causato incidenti, sia che rimanga assicurato con la medesima compagnia sia che la cambi.

 

Che cos’è la sinistrosità pregressa

 

È la “storia” dell’assicurato contenuta nell’attestato di rischio. Registra gli incidenti causati negli ultimi cinque anni, sia quelli con responsabilità esclusiva sia quelli con colpa principale o paritaria (incidenti fra due veicoli con concorso di colpa e responsabilità superiore o uguale al 50%).

 

Che cos’è il codice IUR

 

L’Identificativo Univoco di Rischio (IUR) è un codice personale che segue l’assicurato, semplifica la ricostruzione del suo attestato di rischio rendendolo identificabile da parte di tutte le compagnie di assicurazione.

Al momento dell’emissione di una polizza auto, viene abbinato un codice IUR tramite il quale le compagnie di assicurazione avranno modo di segnalare eventuali sinistri avvenuti successivamente all’emissione dell’attestato di rischio, garantendo che questi vengano registrati l’anno successivo anche se il cliente, nel frattempo, decidesse di cambiare compagnia. Ogni IUR è diverso dagli altri e un proprietario che ha più veicoli deve avere più IUR: uno per ciascun veicolo.

 

Come recuperare le informazioni sui sinistri tardivi

 

Se sull’attestato di rischio compare un incidente che non risulta di aver commesso, l’assicurato può rivolgersi alla propria compagnia per risalire al momento in cui è stato liquidato il danno. Ottenute le informazioni del caso, l’assicurato può valutare se contestare il sinistro oppure subire l’applicazione del “malus”. In tali casi, la polizza di tutela legale DAS, con la copertura assicurativa anche per le vertenze contrattuali con l’assicuratore della RC, può rappresentare un valido aiuto sia per i privati (DAS in Movimento), sia per i professionisti e gli imprenditori (DAS Circolazione Business):  Vai alla nostra pagina prodotti per maggiori informazioni.

 

di Walter Brighenti – DAS

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