Diritto Penale
In questo articolo vediamo insieme la differenza tra dolo, colpa e preterintenzione.
Si definiscono “elementi soggetti” lo stato d’animo e/o la posizione psicologica in cui si deve trovare un soggetto perché gli possa essere contestata una responsabilità.
Per definire gli elementi soggettivi la norma principale di riferimento è l’art. 43 del codice penale, che recita che il delitto:
- è doloso o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell’azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l’esistenza del delitto, è dall’agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione;
- è preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall’agente;
- è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento, anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
Il dolo
Il dolo richiede due componenti psicologiche, una che attiene al piano dell’intelletto e una a quello della volontà. Il soggetto, dunque, deve:
- rappresentarsi e avere coscienza dell’evento;
- volere l’evento.
La colpa
La colpa risponde a titolo di colpa il soggetto che provoca un certo evento senza volerlo ma che avrebbe potuto evitare con un comportamento adeguato. Si parla dunque di colpa quando:
- l’evento provocato non è voluto;
- è stato prodotto con la violazione di regole cautelari, scritte (leggi o altri provvedimenti) o non scritte (regole sociali, di prudenza, diligenza, perizia);
- l’evento provocato è esattamente quello che le regole cautelari mirano ad evitare.
La preterintenzione
La preterintenzione è un elemento soggettivo misto. Il soggetto:
- vuole, con le caratteristiche proprie del dolo, commettere un certo fatto;
- senza un’intenzione specifica e quindi con uno stato d’animo che si avvicina a quello della colpa, cagiona altre e più gravi conseguenze.
L’ordinamento italiano conosce una casistica molto limitata di reati preterintenzionali, il più noto è quello dell’art. 584 c.p. che disciplina e sanziona l’omicidio preterintenzionale. Può essere imputato ex art. 584 c.p. ad esempio il soggetto che infligga lesioni personali procurando per la loro gravità la morte della vittima oppure chi cede una sostanza stupefacente che, assunta dal soggetto, ne procuri la morte.
Dolo e colpa nel diritto civile
Anche sul piano civile il dolo si distingue dalla colpa perché presuppone la piena coscienza e l’intenzionalità dell’atto da parte del soggetto, mentre si ha colpa quando il comportamento dell’individuo è al di sotto della diligenza media che, in base alla sua qualifica, gli può essere richiesta secondo la coscienza sociale.
Nell’ambito extra-contrattuale (art. 2043 cc) il soggetto risponde se con dolo o colpa cagiona un danno ingiusto: l’indagine sulla distinzione dell’elemento soggettivo deve quindi essere effettuata, ma si risponde in entrambi i casi nello stesso modo.
Nell’ambito contrattuale, invece, il comportamento doloso, cioè volontariamente preordinato alla violazione degli obblighi, comporta conseguenze specifiche: in base all’art. 1225 c.c., infatti, se l’inadempimento o il ritardo non dipende da dolo del debitore, il risarcimento è limitato al danno che poteva prevedersi nel tempo in cui è sorta l’obbligazione. Qualora invece si ravvisi il dolo, si dovranno risarcire anche i danni imprevisti e non prevedibili al tempo in cui è sorta l’obbligazione.
Differenza tra reati dolosi e reati colposi
La principale differenza tra reati dolosi e colposi consiste nella volontà e quindi nella minor o maggior consapevolezza di chi compie il reato:
- nel dolo il soggetto compie un’azione (o una omissione) consapevole di compiere un reato
- nella colpa il reato è una conseguenza di una disattenzione, imprudenza, negligenza o mancato rispetto di una legge (ad esempio la morte di un pedone causata da un automobilista che guidava con un eccesso di velocità).
Dal punto di vista penale, il dolo viene punito con pene più severe perchè considerato come forma più grave di consapevolezza, tuttavia quando si tratta di un delitto colposo, non è considerata minore la pericolosità sociale di chi lo compie (ad esempio chi regolarmente eccede con la velocità e provoca incidenti), per questo il Giudice terrà conto di più fattori e aggravanti nel momento in cui si troverà a giudicare i fatti.
E’ più grave il dolo o la colpa?
Come descritto nei paragrafi precedenti, agire per dolo significa commettere un reato in modo consapevole per questo il dolo è ritenuto più grave della colpa.
Chi agisce per colpa, non ha l’intenzione di farlo, il reato avviene a causa di un comportamento negligente o poco prudente.
Per questi motivi, la tipologia di pena per il dolo è più pesante di quella applicata ad un reato per colpa, per fare un esempio, la pena per un omicidio volontario (dolo) non sarà meno di 21 anni di reclusione, mentre per l’omicidio è colposo (colpa) la reclusione prevista è per un massimo di 5 anni.