Mancata precedenza e omicidio stradale: caso risolto
Omar alla guida del furgoncino con il quale svolge l’attività di panettiere, urta una signora alla guida di un ciclomotore, provocandone la caduta con lesioni fisiche per le quali la prognosi del pronto soccorso è stata superiore a 40 giorni.
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DAS Circolazione Business
Spese peritali sostenute da DAS3.900€
Spese legali difesa penale assicurato (solo fase indagini preliminari)4.100€ oltre IVA e CPA
Il contesto
Com’è noto, la normativa sull’omicidio stradale e sulle lesioni gravi e gravissime alla persona (legge 23 marzo 2016 n. 41; art. 589 bis Codice Penale e art. 590 bis) ha inasprito le sanzioni a carico del conducente di un mezzo di trasporto che si sia reso responsabile di tali eventi durante la circolazione stradale, in questo articolo vediamo un caso di mancata precedenza.
Peraltro, anche Omar riporta danni materiali al furgoncino che utilizza per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Il mezzo viene sequestrato dalle autorità intervenute sul luogo dell’incidente e dovrà, successivamente, essere riparato.
Omar è assicurato con noi con la polizza polizza DAS Circolazione Business e provvede immediatamente a denunciare il sinistro per ottenere assistenza legale nel procedimento penale che, d’ufficio, si apre nei suoi confronti.
Il caso
La collisione tra i due mezzi non è così violenta, ma la signora Bertilla ha purtroppo la peggio e viene sbalzata in avanti battendo con la spalla sul cofano del furgoncino.
Dal verbale degli agenti di polizia intervenuti sul luogo dell’incidente, risulta – ad una prima ricostruzione − che l’assicurato avesse omesso di dare la precedenza, invadendo la corsia di marcia di Bertilla e tagliandole la strada.
Due, invece, le infrazioni che, l’avvocato nominato da DAS per la difesa legale di Omar (assistito da un perito cinematico) riteneva addebitabile a Bertilla: il mancato rispetto della intersezione semaforica e la mancata regolamentazione della velocità in prossimità dell’incrocio (tale da permetterle di potersi prontamente arrestare innanzi a situazioni di pericolo).
Come detto, entrambi i mezzi di trasporto coinvolti nell’impatto sono stati sottoposti a sequestro; sono stati perciò effettuati una serie di accertamenti tecnici e la procura ha nominato un CTU.
L’avvocato incaricato da DAS si è, quindi, attivato per difendere Omar nominando un CTP. Grazie all’assistenza legale e peritale fornita dai professionisti di DAS, è stata ricostruita attentamente la dinamica del sinistro, la perizia tecnica ha dimostrato alcune incongruenze e ha dimostrato che la velocità con cui viaggiava Omar era conforme ai limiti consentiti. Inoltre, dagli atti in possesso delle autorità inquirenti non esisteva alcuna prova certa né dell’omessa precedenza da parte di Omar né del passaggio con il rosso della controparte.
Pertanto, i profili di colpa nei confronti del nostro assicurato sono risultati insufficienti per un’incriminazione ai sensi dell’art. 589 bis Codice Penale e il caso è stato derubricato ritenendo sussistente un più modesto concorso di colpa da parte di entrambi i conducenti.
Questo sinistro di circolazione stradale è significativo perché ci aiuta a riflettere su quanto sia importante il sostegno di un consulente tecnico di parte in caso di incidente stradale, perizia che è accessibile a tutti grazie alle polizze di tutela legale DAS.
Quando l'incriminazione procede d'ufficio?
Il problema nasce dalla complicazione che, a seguito della riforma normativa, l’incriminazione procede d’ufficio quando la prognosi per le lesioni fisiche subite viene valutata in più di 40 giorni.
È importante, quindi, tutelare la circolazione stradale connessa all’attività aziendale con coperture assicurative complete che offrano un’adeguata protezione sia del conducente, sia dei collaboratori dell’azienda.
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale