Oscar Guidotti, manager, nostro assicurato con Difesa Manager Persona Fisica, ci ha contattato a seguito dell’incendio che ha coinvolto gli uffici dell’impresa da lui amministrata.

Fortunatamente, la polizza di tutela legale ha permesso ad Oscar di uscire indenne dal procedimento penale aperto nei suoi confronti per il reato previsto dall’art. 449 del Codice Penale (delitti colposi di danno) e per il quale gli è stato notificato dalla procura inquirente un avviso di indagini preliminari.

La polizza di tutela legale DAS, stipulata da Oscar, prevede, tra le garanzie offerte, l’assistenza legale da parte di un avvocato nel caso di incriminazioni e di procedimenti penali di natura colposa.

Il caso, in sintesi. Oscar è l’amministratore delegato della “Edilproject” s.r.l. e, negli uffici dell’azienda, nottetempo, si propaga un incendio che distrugge i locali e che si diffonde parzialmente anche sugli immobili adiacenti. Al sig. Guidotti viene contestato di non aver adottato misure idonee per prevenire l’incendio e per tutelare l’incolumità dei lavoratori. In particolare, gli viene contestato di non aver pianificato un’efficace attività di monitoraggio e di controllo.

La difesa penale di Oscar è risultata molto complessa e articolata in quanto è stato necessario ricorrere ad una perizia per accertare la dinamica degli eventi. Infatti, un primo filone di responsabilità era quello connesso all’accertamento dell’insorgenza del sinistro mentre, un ulteriore filone di responsabilità, era quello relativo alla propagazione dell’incendio. Secondo le accuse formulate dalle autorità inquirenti, quest’ultimo si sarebbe sviluppato a causa del mancato funzionamento dell’impianto antincendio e della tardiva allerta dei vigili del fuoco da parte del responsabile per la sicurezza intervenuto sul luogo (lo stesso Oscar Guidotti).

La seconda parte del sinistro è risultata la più complessa perché atteneva agli aspetti collegati alla normativa sulla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione degli infortuni. L’avvocato è comunque riuscito a dimostrare la conformità delle procedure di risk management a quanto indicato nel documento di valutazione dei rischi tranne per un dettaglio che riguardava la parziale inadeguatezza dell’impianto antincendio a coprire un’area di uffici inizialmente esclusa dal piano di evacuazione. Per tale aspetto, Oscar Guidotti è stato sanzionato, ma soltanto con una sanzione amministrativa.

Quanto al primo aspetto, le cause di insorgenza dell’incendio ipotizzate dall’accusa erano riconducibili all’utilizzo di apparecchiature elettriche non consentite e rimaste accese, per noncuranza, durante il fine settimana. Ancora una volta, si trattava di una responsabilità per “culpa in vigilando” per l’inadeguatezza, da parte del piano di prevenzione, di impedire focolai d’incendio. Secondo l’accusa, un impianto antincendio deve risultare sempre aggiornato e deve essere mantenuto in condizioni di efficienza e di affidabilità costanti. Il nostro avvocato, incaricato della difesa penale dell’assicurato, è riuscito ad attenuarne in parte la responsabilità dimostrando la non conformità alla normativa di legge di un macchinario, installato dal costruttore in difformità agli standard di sicurezza.

Il caso si è risolto nel modo migliore per Oscar e i capi di imputazione sono stati derubricati e poi stralciati in appello.

Il prodotto: “Difesa Manager Persona Fisica”; valore in lite: indefinito; durata della controversia: 6 mesi; spese legali sostenute da DAS per la difesa penale (fase indagini preliminari + GUP + tribunale monocratico + corte d’appello) escluse le spese peritali: 33.092 euro.

 

di Walter Brighenti – DAS

Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale