Il prodotto: DIFESA ASSOCIAZIONE; valore in lite: 2.500 Euro; durata della controversia: 15 giorni; spese legali sostenute da DAS per assistenza stragiudiziale: 940 Euro oltre IVA e accessori.
Si chiama “paddle”, o semplicemente Padel, ed è il nuovo svago del momento. Una moda, forse, come tante altre, ma mai così attuale e inseguita. Basti pensare che gli iscritti a questa categoria sportiva sono passati da poche centinaia in tutto il paese a molte migliaia di tesserati in pochi mesi. Una delle ragioni del successo di tale disciplina, è il fatto che essa assomiglia più ad un gioco, che ad uno sport e, quindi, può essere praticata anche da dilettanti, da persone che, semplicemente, vogliono trascorrere qualche ora in compagnia.
Se questa è la ragione della popolarità dilagante, essa è anche la causa dei rischi che porta con sé: inconvenienti che ha dovuto affrontare Rufillo Forlimpopoli, presidente ed amministratore della “Fit Padel Club Hdemy”, un’associazione sportiva senza fini di lucro assicurata con DAS con il prodotto “Difesa Associazione”.
Associazioni sportive dilettantistiche e associazioni culturali e del tempo libero possono ricevere assistenza legale e difesa anche in eventuali procedimenti penali a carico degli iscritti o dei dirigenti dell’ente con il prodotto DIFESA ASSOCIAZIONE.
Il signor Rufillo, dirigente dell’associazione, intercettando le tendenze del momento, trasforma e adatta un campo da tennis in un campo da Padel, riuscendo a ricavare ben due aree dedicate a questa pratica dilettantistica.
Il Padel, infatti, nasce a New York come variante “mini” del gioco del tennis: spazio più ristretto, rete abbassata, racchetta solida senza corde e pallina morbida, tutti gli ingredienti per divertirsi in un passatempo di squadra che non richiede le abilità di uno sport. Ma è proprio così?
DAS tutela i diritti dell’associazione e delle persone assicurate nell’ambito delle attività svolte in qualità di organizzazione non lucrativa, associazione di volontariato, associazione sportiva dilettantistica, associazione culturale.
Anche queste associazioni sono tenute all’osservanza delle norme di cui al D. Lgs. 81/2008, e successive modifiche, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La violazione di queste norme può esporre l’associazione all’instaurazione di un procedimento anche di natura penale.
Ortopedici e medici sportivi avvertono, da tempo, in particolare gli atleti non professionisti, circa i rischi di attività sportive svolte saltuariamente o, comunque, da persone non abituate a sforzi fisici anomali. Mentre il tennis presenta un po’ le caratteristiche dello sport d’élite, per cui nessuno si cimenterebbe in una gara senza avere un minimo di nozioni tecniche ovvero senza aver preso delle lezioni preparatorie individuali, il “paddle” è un gioco sibillino perché dà l’impressione di poter essere praticato da chiunque, anche solo la domenica tra amici, mentre, invece, costringe il corpo e la muscolatura a degli sforzi tanto improvvisi quanto innaturali. Ecco dunque l’esito: contusioni, tendiniti, slogature, infiammazioni muscoloscheletriche, ecc.
Il sig. Rufillo Forlimpopoli si rivolge a noi per denunciare un sinistro che riguarda l’associazione dilettantistica da lui gestita. A sèguito di un incidente, che ha coinvolto uno degli iscritti al club, l’ASL locale esegue un’ispezione (su segnalazione di un privato) che interessa un campo da paddle contestando la violazione delle norme sulle prescrizioni in tema di segnaletica di sicurezza e di salute. In particolare, l’art. 162, lettera c), del decreto legislativo n. 81 del 2008, individua le regole circa la corretta apposizione del segnale di avvertimento: un messaggio, una scritta, un cartello recante l’avviso dell’esistenza di un rischio o pericolo.
Il fatto. Un giocatore, nel tentativo di rispondere al servizio di lancio dell’avversario, non si accorge del pannello trasparente in plexiglass che delimita il campo da paddle per facilitare il rimbalzo della palla: si tratta, com’è noto, di una peculiarità di tale gioco, che lo differenzia dalla pratica del tennis. Lo scontro con la lastra di vetroresina è inevitabile e l’iscritto riporta un’ecchimosi sulla spalla con distorsione dell’articolazione giudicata guaribile in quindici giorni.
Brutto incidente durante un match di paddle: nel tentativo di recuperare la pallina, il giocatore sbatte contro il vetro e lo manda in frantumi.
Il contenzioso non sorge con l’iscritto, che viene puntualmente risarcito dall’assicurazione professionale di RC dell’associazione. Piuttosto, si apre un procedimento a carattere contravvenzionale con comminazione della sanzione dell’ammenda.
L’intervento dell’avvocato DAS è stato finalizzato ad inquadrare meglio la fattispecie normativa contestata al presidente dell’associazione sportiva. Da un attento esame del quadro legislativo, è apparso chiaro al legale incaricato che vi fosse stata un’errata esclusione della norma di legge da parte della “Fit Padel Club Hdemy” poiché il citato decreto legislativo si applica anche ai contesti diversi da quelli lavorativi.
Le questioni di sicurezza relative al sistema di prevenzione dei rischi riguardano i lavoratori e l’organizzazione produttiva intesa come luogo o spazio fisico in cui si realizza il progetto produttivo del datore di lavoro. Nel caso dell’associazione “no profit”, e della partecipazione dei membri iscritti al circolo associativo, le principali norme che interessano la sicurezza nei luoghi di lavoro in cui si praticano attività sportive sono essenzialmente due:
- norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi (D.M. del 18.30.1996 integrato dal D.M. del 06.06.2005)
- tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. n. 81 del 09.04.2008 integrato e corretto dal D. Lgs. n. 106 del 03.08.2009)
Accertate le suddette responsabilità, l’assistenza legale svolta dal nostro legale incaricato si è orientata nella direzione di consigliare il pagamento dell’ammenda e nell’adottare un piano di valutazione dei rischi nonché le misure minime utili ad eliminare o ridurre il rischio di interferenze tra la prestazione dilettantistica dell’associazione e le attività che si svolgono all’interno della medesima organizzazione.
di Walter Brighenti – DAS
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale