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ANCORA TROPPI INCIDENTI STRADALI NEL 2017

Incidenti stradali

Nel 2017 sono aumentati i morti dovuti ad incidenti stradali (3.378, +2,9%), sono diminuiti gli incidenti (-0,5%) e i feriti (-1%), mentre sono rimasti stabili i feriti gravi.

I costi sociali totali sono stati stimati in 19,3 miliardi di euro, l’1,1% del PIL nazionale.

Secondo Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, la rete viaria nazionale è molto vasta e spesso caratterizzata da sistemi di sicurezza passiva obsoleti come i guard-rail, l’asfalto e le aree di sosta. Infatti, continua Giorgio Alleva presidente Istat, nonostante il miglioramento della sicurezza stradale a livello europeo, in Italia continuano ad aumentare le vittime sulla strada e sono ancora troppi i feriti gravi e gli incidenti che coinvolgono bambini. Un’attività inter-istituzionale è quindi fondamentale per interpretare il fenomeno ed adottare le necessarie misure preventive.

La fascia d’età con più vittime è quella degli anziani tra i 75 e i 79 anni (7,8% del totale), mentre se si guardano il numero totale di incidenti la fascia d’età più colpita è quella dei giovani tra i 20 e i 29 anni (19,3%). Il rischio di essere coinvolti in un incidente risulta più elevato tra i giovanissimi e inizia a diminuire dopo i 25 anni d’età, per poi tornare a crescere dopo i 70 anni.

In particolare il maggior numero di vittime si registra tra i pedoni (600, +5,3%) e i motociclisti (735; +11,9%) che si confermano le categorie più vulnerabili.

Per quanto riguarda il luogo in cui avvengono gli incidenti crescono dell’8% i morti su autostrade (comprese tangenziali e raccordi), e strade extraurbane (+4,5%), mentre scendono le vittime all’interno dei centri abitati e grandi Comuni (-5,8%).

Per quanto concerne le cause di incidente ai primi tre posti (40,8% del totale) si confermano gli incidenti per distrazione, per il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e per la velocità troppo elevata. Tra le altre cause più rilevanti si evidenzia il mancato rispetto della distanza di sicurezza, lo svolgimento di una manovra irregolare e il comportamento scorretto del pedone.

Le principali violazioni al Codice della Strada riguardano innanzitutto il superamento dei limiti di velocità, seguite dal non rispetto della segnaletica e dal mancato uso delle cinture di sicurezza.

Infine, l’indagine riporta come periodo più pericoloso agosto e la crescita generale di mobilità con una crescita di immatricolazioni di veicoli del 7% e del parco veicolare dell’1,7%.

DASy

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