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Superbonus e agevolazioni fiscali: come fare richiesta, come utilizzarli, quali benefici portano e quali rischi si corrono richiedendoli senza averne diritto? 

Michela Tinazzi, Head of Market Development di DAS, intervista l’avvocato Giovanni Ciappa, titolare di Lexfin società tra avvocati, il dottor Andrea Zanza, direttore generale di Lucania Energia S.p.A., società del gruppo Free; per DAS interviene anche Pier Marco Giambiasi, Head of Product & Underwriting. 

Trattiamo il tema del “superbonus” e delle agevolazioni fiscali, che possono rappresentare una grande opportunità, ma che richiedono certamente un approfondimento legale. 

Le misure di agevolazione fiscale sono state introdotte per far fronte alla crisi economica dovuta alla pandemia. Sono state previste diverse misure e tutte sono state chiamate genericamente “bonus”: il “superbonus”, ma anche “ecobonus”, “sismabonus”, ecc. 

In questa sede, tratteremo alcuni temi chiave per inquadrare il fenomeno e porteremo in evidenza alcuni casi concreti. Cercheremo di muoverci all’interno degli iter burocratici, mettendo in evidenza criticità ed opportunità. 

Il Decreto Rilancio, nel tentativo di rilanciare l’economia e il settore dell’edilizia in particolare, ha introdotto il “bonus 110%”. In particolare, due sono i settori coinvolti: 

  • efficientamento energetico; 
  • adeguamento sismico degli immobili; 

L’utenza si attende la gratuità degli interventi, atteso anche il forte clamore mediatico che ha accompagnato queste iniziative di agevolazione fiscale. In particolare (fonte: ENEA), ad oggi sono già stati impegnati 509 milioni di Euro degli stanziamenti previsti con il meccanismo del credito d’imposta e, solo in Veneto, regione al primo posto in Italia per iniziative di questo tipo, sono già stati approvati ben 853 cantieri di intervento. 

Alcuni dati per comprendere la dimensione del mercato e degli interventi: 

  • 1.600 miliardi di Euro (pari al 60% del PIL del 2020) è il costo totale degli interventi che sarebbero necessari in Italia per procedere con i cantieri di efficientamento energetico e sismico su tutti gli immobili esistenti; si ricorda che l’Italia è un paese altamente sismico e tutta la dorsale dell’Appennino è a rischio molto elevato; 
  • 5,2 miliardi di Euro è la stima del volume d’affari previsto per il 2020 ed è evidente l’impatto più che favorevole in termini di ricaduta occupazionale; 

Alcune criticità meritano di essere messe in evidenza. La cessione del credito d’imposta ha, di fatto, aperto il mercato italiano ai grandi operatori finanziari, che hanno visto in ciò un’opportunità notevole di ampliamento del loro bacino di operatività. Occorre fare i conti, però, con alcuni limiti: 

  • lo stretto margine temporale di validità delle misure di agevolazione fiscale previste; 
  • il fatto che eventuali abusi edilizi inficiano la procedura (secondo alcuni osservatori si tratterebbe di un’occasione, forse, mancata per il governo italiano di concedere una maxi sanatoria e di fare così “cassa” rapidamente); 
  • la burocrazia stringente e gli adempimenti amministrativi inderogabili per avviare l’iter; 
  • l’aggressività da parte degli addetti ai lavori (il mercato dell’acciaio ha registrato un incremento del + 25%), sottovalutando i profili di responsabilità professionale soprattutto per ingegneri e addetti ai cantieri che andrebbero ben coperti da adeguate polizze assicurative; 
  • il fatto che, difficilmente, nelle realtà condominiali è possibile fare interventi sismici senza intaccare le strutture degli appartamenti; aspetto, questo, che riduce notevolmente la portata degli adeguamenti sul piano territoriale nazionale complessivo; 

L’iter per ottenere l’agevolazione fiscale. Cenni. 

L’iter parte dal c.d. “stato legittimo”, una verifica di conformità urbanistica ed edilizia da parte di un tecnico di fiducia del proprietario che attesti la condizione dell’immobile oggetto di intervento manutentivo. Intervengono, altresì, i seguenti passaggi: 

  1. il soggetto che appone il visto di conformità; 
  1. il proprietario che accetta e sottoscrive la perizia del soggetto A; 
  1. un asseveratore che, da un punto di vista tecnico, certifica il miglioramento di 2 classi energetiche richieste dalla normativa; 
  1. la stipula di un contratto tra privati (la ditta edile e il proprietario dell’immobile), ma con la specificità che, poiché i soldi sono messi dallo stato, di fatto, si configura un appalto pubblico; 

Rischi e criticità collegati alla normativa. 

  1. Agenzia delle Entrate potrebbe muovere una contestazione fiscale nei successivi otto anni dalla chiusura dei lavori; 
  1. Il proprietario committente è il soggetto che rischia maggiormente poiché è il contribuente e la responsabilità dell’operazione “superbonus” è sua; 
  1. Committente, appaltatore, progettista, asseveratore: molteplici parti coinvolte, molteplici responsabilità; 
  1. Potrebbe essere utile l’introduzione della figura del “General Contractor” anche se, ovviamente, esso riduce la marginalità complessiva dell’affare; 
  1. Il fattore tempo conta in questo lungo iter ed è impossibile che un singolo cittadino, per quanto ben informato, possa fare da solo; 

La catena di valore del superbonus: che ruolo giocano le varie figure coinvolte. 

Come è stato detto, il “superbonus” presenta delle specificità e delle complessità nuove rispetto ai precedenti bonus (50%, 85%), già previsti dalla normativa vigente. In particolare, ci sono alcuni aspetti da integrare e rispettare: 

  • la produzione di tutto il materiale documentale necessario per poter accedere al credito d’imposta; 
  • l’individuazione del margine di rischio, atteso che è il proprietario dell’immobile, in qualità di contribuente, il soggetto cui verrà eventualmente richiesta dall’erario la ripetizione del credito concesso; 
  • individuazione dell’intervento c.d. “trainante” (cappotto, pompa di calore, ecc.) e di interventi secondari definiti “trainati” che, all’interno di un pacchetto ben definito, unitamente agli interventi trainanti principali, hanno anch’essi accesso alla detrazione 110%; 
  • la redazione del progetto e la sottoposizione del progetto a due soggetti distinti che attestano la conformità dell’iniziativa dal punto di vista fiscale ed energetico; 

In che termini la tutela legale può intervenire a sostegno e a supporto di tali iniziative di “superbonus”? 

La polizza di tutela legale può svolgere un ruolo fondamentale se stipulata a favore dei soggetti interessati da questa “catena di valore” del “superbonus”. Infatti, abbiamo visto il ruolo del proprietario dell’immobile, dei vari professionisti che intervengono per certificare, progettare, asseverare: sono tutte figure che potenzialmente potrebbero essere coinvolte in una vertenza contrattuale per inadempimento o in contestazioni amministrative o fiscali per irregolarità o omissioni. In tali complesse situazioni, è opportuna una polizza di tutela legale perché, con le sue garanzie, copre progressivamente tutti i rischi che potrebbero sorgere: cause civili, penali, spese di soccombenza, necessità di perizie, ricorsi amministrativi, ecc. Tutto questo, si ribadisce, non solo dal lato del committente (il privato proprietario dell’immobile), ma anche dal lato dell’impresa edile che eseguirà i lavori. 

DASy

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