A partire da domani 6 dicembre sarà in vigore il Super Green Pass, che sarà riconosciuto in automatico dall’applicazione ufficiale messa a disposizione dal governo, ma come funziona e quali sono le nuove regole da seguire?
Dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio 2022, salve nuove disposizioni, anche in zona bianca, entra in vigore il green pass «rafforzato» per accedere a spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia Covid-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali. Il testo del decreto prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2.
Quali sono le nuove regole di comportamento? Come ci si deve comportare? Quali sono le domande più frequenti?
Ecco un breve vademecum per muoversi in sicurezza sia dal Covid-19, che da eventuali controlli e sanzioni pecuniarie più onerose.
Fondamentale, però, in prima battuta, è la comprensione della ratio del nuovo decreto legge ben sintetizzata dal Presidente del Consiglio Draghi in occasione della conferenza stampa del 24.11.2021 di presentazione alla stampa e di illustrazione degli ambiti di operatività della novella normativa.
Prevenire per preservare: conservare quello che ci siamo conquistati con la normalità
È questa la sintesi del provvedimento. Lo scenario attuale vede una situazione molto grave all’esterno dell’Italia e una copertura vaccinale del ciclo all’interno del nostro paese che inizia ad affievolirsi. Per comprendere la logica del super green pass occorre tornare con la memoria agli oltre 134.000 morti dell’anno scorso e ad una caduta dell’attività economica nazionale del 9%. Da tutto ciò, ci siamo affrancati, risollevando le sorti della salute pubblica e quelle dell’economia che, oggi, grazie agli sforzi fatti, viaggia ad un ritmo di crescita del + 6%.
Attualmente, la situazione in Italia è la seguente:
- 84,25% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale;
- 87,02% degli italiani ha ricevuto almeno una dose di vaccino;
- 94 milioni di dosi somministrate in 11 mesi;
- 4 milioni e 700 mila booster (richiami);
Perché un Super Green Pass?
La “Certificazione Verde COVID-19”, o green pass, è lo strumento che, in Italia, consente di viaggiare, prendere i mezzi di trasporto pubblico e di accedere ai luoghi di lavoro, a scuola, all’università, alle strutture sanitarie, ai locali che offrono un servizio di ristorazione e agli alberghi. Permette, inoltre, di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività culturali, ricreative e sportive.
Purtroppo, la crescita dei contagi (un terzo della popolazione europea ancora non vaccinata), il timore della nuova variante “Omicron”, l’approssimarsi delle feste, la necessità di salvare la stagione invernale e l’indotto economico, ma soprattutto, l’esigenza di indurre gli italiani a completare il percorso sanitario vaccinale (non ancora obbligatorio), hanno indotto il Governo Draghi a varare una nuova misura d’urgenza: il Decreto Legge 26 novembre 2021, n. 172, recante “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali” (pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.282 del 26.11.2021).
Di cosa si tratta?
Si chiama “super green pass” ed è la certificazione Covid-19 “rafforzata”, valida dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022. La validità è temporanea poiché, trattandosi di un decreto legge di necessità e d’urgenza varato dall’esecutivo, dovrà essere convertito in legge dal Parlamento per prolungarne la sua efficacia temporale.
Il decreto legge, che mira a contenere la diffusione della pandemia, interessa principalmente cinque differenti ambiti di applicazione:
- introduzione del c.d. “super green pass” o green pass “rafforzato”;
- estensione dell’utilizzo del green pass e terza dose; riduzione della validità del green pass da 12 a 9 mesi;
- estensione dell’obbligo vaccinale già esistente per alcune categorie a nuove tipologie di professioni;
- rafforzamento dei controlli in tutti i luoghi in cui i green pass vengono utilizzati; nuove sanzioni;
- novità campagna sanitaria sulla vaccinazione: anticipo della possibilità di avere il richiamo a cinque mesi (parere positivo AIFA); dal primo dicembre apertura terza dose anche a tutti coloro che hanno più di 18 anni di età.
Che cos’è il “super green pass”?
Uno degli aspetti fondamentali disciplinato dal decreto legge è il potenziamento del tradizionale green pass che, dal prossimo 6 dicembre al 15 gennaio 2022, diventerà “rafforzato”.
Com’è noto, la certificazione verde si ottiene in tre modi:
- la vaccinazione;
- la guarigione;
- tampone negativo antigenico o molecolare;
Dal 6 dicembre fino al 15 gennaio, i presupposti cambiano e i presupposti per accedere alla certificazione verde (rafforzata) solo soltanto quelli di cui al punto 1. (vaccinazione) e punto 2. (guarigione). A questa restrizione, legittimata dall’aggravarsi del contesto sanitario europeo e nazionale, corrisponde però un vantaggio perché, nel passaggio di colore da una “zona bianca” ad una zona successiva, le persone vaccinate non subiranno limitazioni alle loro possibilità di movimento e di accesso ai luoghi pubblici.
Rafforzamento del green pass per evitare chiusure, per evitare riduzioni di capienza e restrizioni
La decisione adottata dall’Esecutivo è stata quella di uno sdoppiamento del green pass (uno “base”, quello già in essere, e un altro “rafforzato” di nuova introduzione). Il risultato è una “stretta” che induce la popolazione a vaccinarsi, l’unico rimedio scientificamente proponibile per contenere il diffondersi dell’epidemia almeno fino a quando (la Comunità Europea o il Parlamento Italiano) non si deciderà politicamente di optare per l’obbligo vaccinale.
- Green pass «rafforzato»;
- Green pass «base»;
Super Green pass
Quando si parla di super green pass (o green pass rafforzato o green pass esteso), si intende una certificazione verde Covid-19 ottenuta solamente con la vaccinazione o con la guarigione dal virus SARS-COV- 2. L’ipotesi principale, disciplinata dal decreto, che permette il rilascio di tale certificazione è quella di completare il ciclo vaccinale primario eventualmente anche con la somministrazione della successiva dose di richiamo, da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti con circolare dal Ministero della Salute.
Green pass «base»
Si tratta della precedente certificazione che era ottenibile anche con un tampone molecolare valido 72 ore oppure con un tampone antigenico valido 48 ore).
Cosa cambia, a quali luoghi accedere
Come accennato, il decreto legge ha introdotto uno “sdoppiamento” della certificazione verde. Possiamo riassumere così il nuovo quadro normativo:
- Il super green pass è ora imposto per accedere ai seguenti luoghi o eventi. Il decreto legge riporta una lista dei luoghi pubblici al chiuso, in zona bianca, dove si può accedere soltanto con il green pass “rafforzato”:
- spettacoli;
- eventi sportivi (palazzetti dello sport, stadi);
- ristorazione al chiuso (con il green pass rafforzato non sussiste l’obbligo, nei ristoranti al chiuso, di sedere al massimo in quattro al tavolo);
- feste e discoteche;
- cerimonie pubbliche;
- Il green pass tradizionale o standard o base non rafforzato è necessario, ma sufficiente per accedere ad alcuni luoghi o servizi. In sintesi, l’obbligo di certificato verde “base” viene esteso ad alcune attività cui prima si poteva accedere liberamente:
- treni ad alta velocità;
- aerei;
- trasporto pubblico locale (autobus, tramvie, metropolitane);
- trasporto ferroviario regionale e interregionale;
- palestre, spogliatoi e piscine;
- circoli sportivi al chiuso;
- impianti sciistici;
- alberghi, strutture ricettive comprese le sale ristorante interne all’hotel;
- il green pass “base”, ovvero la certificazione verde ottenuta con tampone molecolare (valido 72 ore) oppure tampone antigienico (valido 48 ore), è ancora valido per recarsi sul luogo di lavoro (tranne per l’accesso alla mensa per cui è necessario il green pass rafforzato);
È chiaro che laddove si può accedere con il green pass base, a maggior ragione si possa accedere con il green pass rafforzato.
Le sanzioni, i controlli del super green pass
I gestori dei locali commerciali che non controllano il green pass rischiano una sanzione pecuniaria da 400 a 1.000 Euro. Dopo tre multe in tre giorni differenti, può scattare l’interdizione all’esercizio dell’attività commerciale con la chiusura del locale per dieci giorni.
Le modalità per effettuare i controlli devono ancora essere definite, ad eccezione dei treni dell’alta velocità e degli aerei: in tali casi, i controlli avverranno al momento dell’ingresso sul treno e dell’imbarco in aereo ed è prevista anche la misurazione della temperatura.
Entro 3 giorni dall’entrata in vigore del decreto, i prefetti sentono il comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente. L’obiettivo è quello di rafforzare i controlli delle forze dell’ordine, così come le verifiche dei gestori dei locali. A tal riguardo, saranno anche modificati alcuni criteri di verifica dell’applicazione adibita al controllo del green pass, l’App C-19.
Obbligo vaccinale e dose c.d. booster (“Immunizing Agent Increasing”)
Altro tema fondamentale, infatti, trattato nel decreto legge, è la campagna vaccinale, nonché l’estensione dell’obbligo vaccinale e della dose booster (terza dose) a determinate categorie professionali a partire dal 15 dicembre 2021. L’obbligo vaccinale scatta per le seguenti categorie professionali (art. 1, citato decreto legge “sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita comprensiva, a far data dal 15 dicembre 2021, della somministrazione della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario”):
- personale sanitario (terza dose);
- lavoratori che accedono alle RSA (terza dose);
- personale amministrativo non sanitario dei presidi ospedalieri;
- docenti e personale amministrativo della scuola;
- militari;
- forze dell’ordine (compresa la polizia penitenziaria);
- personale del soccorso pubblico.
Domande frequenti
- Quanto valgono le nuove certificazioni verdi? Nella certificazione per avvenuta vaccinazione la validità viene ridotta da dodici a nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Nel caso di somministrazione anche della dose di richiamo (dose booster o terza dose), successiva al ciclo vaccinale primario, la relativa certificazione verde Covid-19 avrà anch’essa una validità di nove mesi a far data, però, dalla somministrazione della terza dose.
- E nel caso di avvenuta guarigione? La certificazione verde ha una durata di nove mesi e il periodo di validità decorre dall’avvenuta guarigione.
- Il super green pass, o il green pass base, servono anche per entrare in un bar? Per le consumazioni veloci al banco, non serve esibire la certificazione. Nei bar, se si sta in piedi al banco o all’aperto, non cambiano le regole: si può continuare a consumare al banco, in piedi e velocemente, senza bisogno del super green pass o del green pass base.
- Per le consumazioni seduti al tavolo? Per consumare cibi e bevande, invece, seduti al tavolo, al chiuso, il nuovo decreto prevede, anche in zona bianca, il super green pass, almeno fino al 15 gennaio 2022, data di scadenza del decreto.
- Nei ristoranti all’interno degli alberghi quale regola vale? Si inserisce qui la novità del decreto legge: mentre prima si poteva mangiare al ristorante dell’hotel anche senza green pass (purché il ristorante fosse limitato internamente ai soli clienti dell’albergo e non aperto anche all’esterno), ora scatta l’obbligo di green pass base.
- La nuova certificazione “rafforzata” sarà necessaria per accedere ai luoghi di lavoro? No, sarà valido qualsiasi green pass compreso quello da test antigenico rapido o molecolare.
- Dovremmo procurarci una nuova certificazione? No, chi possiede già un green pass per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova certificazione. Sarà l’App VerificaC19 a riconoscerne la validità.
Globalizzazione e salute. La salute non è più un tema soltanto nazionale
Costruire un’Unione Europea della Salute: è l’auspicio per il futuro, per un intervento più ordinato e coordinato delle istituzioni europee in campo sanitario, non solo per fronteggiare la pandemia. Attualmente, il coordinamento esiste solo per l’approvvigionamento dei medicinali per le vaccinazioni, ma non esiste una politica sanitaria comune e i diversi paesi dell’UE procedono in maniera autonoma, anche se l’ipotesi di una vaccinazione obbligatoria generalizzata sta prendendo forma negli interventi della Commissione Europea (Ursula Von Der Leyen: «È tempo di discutere l’obbligo vaccinale; l’Unione Europea consideri il vaccino obbligatorio»).
(Fonti: Sito del Governo; Ministero della Salute; Confcommercio; Conferenza Stampa Palazzo Chigi 24.11.2021; Decreto Legge n. 172 approvato dal Consiglio dei Ministri n. 48; QuiFinanza; Punto Informatico.it).
di Walter Brighenti – DAS