Privacy on line: con l’aumento dell’utilizzo di internet e dei social media, la privacy on line è diventata un tema importante nella tutela legale. Ci sono molte questioni che possono sorgere, come la diffusione di informazioni personali on line o il furto di identità.
Diffusione di informazioni personali e furto di identità: la privacy on line sempre più importante
L’educazione digitale è sempre più una priorità per diffondere la cultura del valore dei dati, l’importanza di proteggerli per salvaguardare la sfera di riservatezza di ciascuno di noi. Molto spesso alcune frodi digitali nascono dall’osservazione della quotidianità, da comportamenti non sempre corretti che favoriscono l’uso improprio di dati, la diffusione di informazioni personali sui social media, specie immagini o registrazioni audio, acquisite o immagazzinate nelle banche dati, senza il consenso della persona cui si riferiscono.
La profilazione dei dati personali: cos’è e come tutelarsi legalmente
La raccolta complessiva delle informazioni indicate sopra e riferite ad un singolo soggetto si chiama profilazione. Tale attività permette di creare un archivio delle abitudini ricorrenti di un soggetto le quali possono essere trattate da un algoritmo matematico al fine di valutare, analizzare, quantificare, censire determinati aspetti sensibili quali: la condizione economica, i gusti, gli spostamenti geografici, le abitudini anche relazionali, ecc. Quando queste informazioni vengono carpite senza il consenso dell’interessato si parla in gergo di phishing il quale costituisce un illecito penale e civile. La prima forma di tutela è la denuncia alle autorità competenti, dalla Polizia Postale al GPDP, l’autorità garante della protezione dei dati personali.
Diritto alla rettifica, alla cancellazione, alla limitazione del trattamento
Ricordati che il Garante mette a disposizione gli strumenti previsti dal Regolamento (UE) 2016/679 (articoli da 15 a 22), che ha ampliato il ventaglio dei diritti riconosciuti al cittadino con riferimento ai dati che lo riguardano, rendendoli maggiormente tutelati rispetto alla realtà attuale sempre più caratterizzata dal ricorso alle nuove tecnologie digitali e all’utilizzo della rete.
La gestione delle vulnerabilità e la tutela legale
Molto utile la consultazione del sito dell’ENISA, agenzia europea per la cybersicurezza. In particolare, l’ENISA ricorda che “(…) con la a nuova direttiva sulle misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell’Unione adottata il 16 gennaio 2023, gli Stati membri dovranno disporre di una politica coordinata di divulgazione delle vulnerabilità adottata e pubblicata entro il 17 ottobre 2024. Inoltre, altre disposizioni legislative riguarderanno anche la divulgazione delle vulnerabilità, con requisiti di gestione delle vulnerabilità già previsti nel Cyber Resilience Act (CRA)”. Fonte: https://www.enisa.europa.eu/news.
Fonte: https://www.garanteprivacy.it/home/diritti
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