Dal punto di vista giuridico e sociale, introdurre il reato di omicidio stradale e inasprire le pene per chi commette reati alla guida di un veicolo ha indubbiamente posto un freno a molti comportamenti scorretti al volante. Ma come si pone la questione dal punto di vista di un “conducente normale”, cioè colui che si trova coinvolto, senza colpa grave, in un incidente stradale e diventa improvvisamente un presunto criminale?
La coscienza morale umana ci porta a pensare in primis, giustamente, alla vittima, che ha diritto a essere risarcita del danno subito. Pensiamo, però, anche alle conseguenze che graveranno sul conducente, normale padre o madre di famiglia, che quotidianamente accompagna i figli a scuola, una persona qualunque, correttissima e rispettosa del prossimo, che involontariamente, per un motivo qualsiasi – la classica distrazione fatale – varia di pochissimo la traiettoria del suo veicolo, provocando l’incidente.
Nel processo che consegue l’incidente, con l’introduzione del reato di omicidio stradale la condizione del conducente si è aggravata a tal punto da non poter più sottovalutare la propria difesa, anche nel caso in cui tutte le vittime siano state adeguatamente risarcite.
In sostanza, sia la vittima che il danneggiante hanno bisogno dei professionisti del settore. Vediamo chi si attiva quando un incidente stradale comporta delle conseguenze pesanti.
Le figure professionali chiave di un sinistro stradale
In primis, interviene l’assicurazione RC Auto, che va a risarcire le vittime di un sinistro in misura proporzionale al danno subito.
L’assicurazione del veicolo – auto, moto, mezzi pesanti – è obbligatoria in Italia per garantire alle vittime di un eventuale sinistro stradale un adeguato risarcimento, ma ci sono casi in cui questa copertura potrebbe non bastare. Senza contare che non tutti gli utenti della strada hanno l’obbligo di assicurare il proprio mezzo: è il caso, ad esempio, delle biciclette, o dei monopattini elettrici, di cui abbiamo parlato anche durante la diretta di Das “La parola agli esperti” riservata alla circolazione e ai sinistri stradali. Anche questi mezzi possono provocare incidenti gravi – e anzi sono, purtroppo, in aumento. Siamo in attesa che il Legislatore decida come gestire il fenomeno.
Inoltre, in caso di incidenti gravi, subentrano conseguenze penali più o meno importanti, che vedono il loro culmine nel reato di omicidio stradale: in casi come questo, c’è un processo da affrontare e spese legali che una normale RC Auto non copre.
Per chi, ad esempio, viaggia quotidianamente per lavoro, quindi, la soluzione è prevedere alcune clausole in più, oppure una tutela legale con la propria assicurazione, che possa intervenire e coprire i costi di un processo.
Arriviamo alla categoria che rappresento: i professionisti che da molti anni si occupano di ricostruire tecnicamente gli incidenti stradali. Questo non solo per redimere possibili e comprensibili versioni discordanti dell’accaduto, fornite dai protagonisti, ma anche perché le conseguenze traumatiche, subite dalle persone coinvolte specialmente negli incidenti gravi, non consentono di raccogliere notizie chiare sulla dinamica dell’evento.
Ricostruire la dinamica di un sinistro stradale con tecnologia e metodo scientifico può servire a fare luce sui fatti in modo chiaro e inoppugnabile: il che è una garanzia tanto per la vittima – che può far valere le proprie ragioni anche sulla base di una ricostruzione oggettiva del sinistro stradale – quanto per il danneggiante, che non si vedrà, invece, attribuite, responsabilità che non gli appartengono.
L’intervento, quindi, di un team di tecnici specializzati, ognuno ottimizzato nel proprio campo d’opera, che affiancano e collaborano con gli avvocati e i tecnici della magistratura, consente di disporre di elementi raccolti nell’immediatezza dei fatti e solo con gli strumenti adeguati, che spesso non sono a disposizione di tutti e dei singoli.
Di Dott. Massimiliano Gentili