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IL RUOLO DELLO STATO NELLA GESTIONE DEI CREDITI DETERIORATI: CARTOLARIZZAZIONI E GARANZIE

crediti deteriorati

Date le particolari circostanze dell’attuale crisi economico-sanitaria, le autorità pubbliche hanno la possibilità, ove necessario, di attuare misure precauzionali di sostegno per garantire la gestione dei crediti deteriorati e l’afflusso di finanziamenti all’economia, per sostenere la ripresa e per attenuare le conseguenze sociali della crisi.

Superano quota 182 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari alle piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia. Attraverso “Garanzia Italia” di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 26,1 miliardi di euro.

 

Misure precauzionali di sostegno pubblico

 

A livello nazionale sono stati varati interventi volti a sostenere la liquidità delle imprese e ad assicurare l’accesso al credito, quali ad esempio il rilascio di garanzie pubbliche sui prestiti.

Sono stati inoltre differiti gli adempimenti fiscali a favore di diverse categorie di soggetti privati ed erogate moratorie creditizie. In particolare, si segnala l’art. 32, comma 1, del Decreto Rilancio che permette di modificare il regolamento dei titoli e dei contratti delle operazioni di cartolarizzazione di crediti in sofferenza assistiti da garanzia statale (GACS) per adeguarne la disciplina alle conseguenze dell’emergenza epidemiologica e che autorizza il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) a concedere la garanzia dello Stato su passività delle banche aventi sede legale in Italia, per fronteggiare gravi crisi di liquidità.

 

La garanzia dello Stato per le operazioni di cartolarizzazione

 

Gli Stati membri UE hanno adottato significativi regimi di sostegno, quali appunto la previsione di garanzie statali e moratorie sui pagamenti. Le predette iniziative sono state supportate dalla Commissione Europea, la quale ha adottato un quadro temporaneo per consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia nel contesto dell’epidemia.

Nel giugno scorso è arrivato il tanto atteso consenso della Commissione europea alla quarta proroga della Gacs (Garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze). Lo schema, ideato dall’Italia, punta ad agevolare le cartolarizzazioni di crediti deteriorati tramite la garanzia pubblica sui titoli senior emessi dalle società veicolo, impegnate nello smaltimento degli Npl.

La Commissione ha confermato infatti che la misura non rientra tra gli aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’Ue. In particolare, per essere compatibile con le norme applicabili in materia di aiuti di Stato, il prezzo di trasferimento dei crediti deteriorati non può di norma superare il valore economico reale.

La decisione del Governo di estendere questa misura fino a giugno 2022 per agevolare l’uscita dall’emergenza consentirà alle imprese di continuare ad avere accesso a finanziamenti a medio termine a tassi particolarmente contenuti e alle banche di soddisfare la domanda di credito con un impatto ridotto sui requisiti di capitale. A tal fine sarebbe opportuno estendere la misura anche ai portafogli di crediti classificati come “inadempienze probabili” riducendo così il peso dei crediti deteriorati nei bilanci delle banche e liberare risorse per poter erogare nuovo credito. Ricordiamo che gli Utp sono inclusi nel programma Hercules adottato dalla Grecia, il quale replica lo schema Gacs italiano, ed è stato anch’esso esteso, fino a ottobre 2022. Si stima che le cartolarizzazioni NPL sostenute da Gacs potranno raggiungere il complessivo importo di 20 miliardi di euro entro la fine dell’anno, coinvolgendo sia Istituti tradizionali e consolidati che gli operatori più piccoli.

 

Novità sulla concessione delle garanzie SACE e Mediocredito Centrale

 

La legge 30 dicembre 2020, n. 178, in vigore dal 1° gennaio 2021 (“Legge di Bilancio 2021”) ha introdotto alcune rilevanti modifiche alle misure, a suo tempo adottate, per il sostegno alla liquidità delle imprese. In particolare, sono previste novità con riguardo alle garanzie di Stato, concesse da SACE S.p.A. e Mediocredito Centrale S.p.A., sui finanziamenti alle imprese. Per affrontare le difficoltà delle imprese causate dall’emergenza sanitaria e garantire le necessità di liquidità delle PMI, l’accesso alle garanzie consortili è stato potenziato, semplificandone l’utilizzo e rendendolo accessibile ad una più ampia platea di beneficiari. Tali agevolazioni per le PMI intervengono per facilitare l’accesso al credito, come garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese. L’agevolazione può essere attivata a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Le suddette garanzie possono essere rilasciate anche in relazione a cessioni di crediti, senza garanzia di solvenza prestata dal cedente (c.d. cessioni prosoluto). Le disposizioni che semplificano l’accesso al fondo e ampliano le garanzie per i finanziamenti delle piccole e medie imprese sono state prorogate fino al 31 dicembre 2021. La proroga è stata stabilita dal DL Sostegni-bis e approvata dalla Commissione Europea il 29 giugno 2021. Tra le principali novità si segnala che, per le operazioni fino a 30mila euro, la copertura della garanzia diretta passa dal 100% al 90%, mentre la copertura massima dei Confidi passa dal 100% al 90% con controgaranzia dal Fondo al 100%, infine sono state abolite le previsioni riguardanti il tasso di interesse massimo applicabile. Per quanto concerne, invece, le operazioni superiori ai 30 mila euro la copertura della garanzia diretta passa dal 90% all’80%, mentre la copertura per l’intervento dei Confidi rimane invariata al 90% e la durata massima delle operazioni garantite passa da 6 a 8 anni con la possibilità di richiedere il prolungamento fino al nuovo limite temporale per le domande già approvate.

 

La garanzia pubblica sostituisce o comunque accompagna le gravose garanzie, sia di tipo reale che personale, generalmente richieste dal settore bancario alla clientela per ottenere un finanziamento. Nei primi cinque mesi dell’anno in corso i prestiti hanno continuato ad essere erogati  a ritmi sostenuti, pur se in lieve rallentamento.

La domanda di credito delle imprese, per la maggior parte assistito da garanzie pubbliche, ha riflesso, oltre ad esigenze di ristrutturazione dei debiti per motivi precauzionali, l’intenzione di finanziare la ripresa degli investimenti.

I prestiti garantiti sono stati fondamentali per sostenere l’attività economica, sicché il flusso dei nuovi crediti deteriorati è rimasto su valori storicamente contenuti, beneficiando delle misure di sostegno delle moratorie e delle garanzie pubbliche, permettendo così alle Banche di continuare, senza interruzioni, il proficuo processo in atto di riduzione dello stock di crediti deteriorati con evidenti risvolti positivi anche per l’economia del Paese.

 

degli Avv.ti Daniele Franzini e Michela Chinaglia; Studio legale Previti

 

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