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DECRETO AGOSTO 2020 VADEMECUM

Il presente vademecum vuole essere una guida sintetica sugli ultimi provvedimenti adottati nell’ambito dell’emergenza pandemica Covid-19 e in particolare vedremo quali sono le agevolazioni del decreto agosto.

 

Dove eravamo rimasti?

 

Nel nostro precedente vademecum, avevamo già illustrato una serie di misure straordinarie varate dall’Esecutivo quale risposta all’emergenza causata dalla diffusione della pandemia. Quest’ultima, ha prodotto un’incertezza paralizzante che ha bloccato consumi ed investimenti. Il Covid ci ha riportati indietro, all’improvviso, a dodici anni fa, agli effetti della crisi finanziaria, che è divenuta poi crisi dell’Eurozona e ha comportato inflazione, deflazione e recessione. In uno scenario nazionale ed internazionale caratterizzato da tutto ciò, possiamo tentare di tracciare una sintesi di quanto è stato fatto fino al 7 agosto 2020, evidenziando alcuni denominatori comuni degli interventi pubblici promossi:

  • molte delle regole e delle libertà che avevano governato le nostre economie fino all’inizio della pandemia sono state derogate o limitate. In particolare: la disciplina del mercato unico, della concorrenza e degli aiuti di stato, il patto di stabilità;
  • il pagamento delle imposte è stato sospeso o differito;
  • il settore bancario è stato sollecitato ad intervenire affinché continuasse a fornire credito a imprese e famiglie;
  • la digitalizzazione, imposta dal cambiamento delle abitudini di lavoro, accelerata dalla pandemia, è destinata a rimanere una caratteristica permanente della società;
  • il deficit e il debito pubblico sono cresciuti a livelli mai visti prima (Fonte: Mario Draghi, intervento al 41esimo Meeting Rimini, 18/08/2020, ad indicem).

 

Introduzione

 

(Fonte: G. Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, sinossi della conferenza stampa).

“Dal primo di ottobre, fiscalità di vantaggio per le imprese; decontribuzione del 100% su tutti i lavoratori e non solo sui neoassunti; deciso taglio dei contributi da versare per favorire imprese e occupazione”.

In data 7 agosto 2020, la Presidenza del Consiglio ha varato un decreto legge recante “Nuove misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”. Si tratta di nuovi investimenti e interventi strutturali per proseguire e rafforzare l’azione di ripresa economica dalle conseguenze recessive dell’epidemia da Covid-19, in particolare per supportare lavoratori, famiglie, commercianti ed imprese. Dopo il c.d. “Decreto Rilancio” (D.L. 19/05/2020 n. 34), è adesso il momento del “Decreto Agosto” che, con nuove iniziative economiche e sociali, è destinato ad anticipare e ad inserirsi nel più ampio e successivo disegno del “Recovery Plan” previsto per l’autunno. Più precisamente:

  • sono stati stanziati ulteriori 25 miliardi di Euro per favorire investimenti e interventi strutturali (sanità, scuola, Mezzogiorno, enti territoriali) di cui:
    • 3 miliardi di Euro alle regioni;
    • 1,6 miliardi di Euro ai comuni;
    • 450 milioni di Euro alle province e città metropolitane;
  • le risorse complessive messe in campo arrivano a 100 miliardi di Euro, pari a 6 punti percentuali di PIL;
  • sono aumentati di 500 milioni di Euro gli incentivi per la rottamazione dei veicoli inquinanti e contestuale acquisto e immatricolazione in Italia di autovetture a basse emissioni di CO2;
  • cash less: stanziamento di 1,75 miliardi di Euro per il 2021 nell’ambito del piano finalizzato a promuovere forme di pagamento elettroniche (vedere infra);
  • esonero dal pagamento della seconda rata Imposta Municipale Unica (IMU) 2020 per talune categorie di immobili: teatri ed alberghi, strutture turistico-ricettive, fiere espositive, discoteche e sale da ballo;
  • incrementato di 265 milioni di Euro fino alla fine del 2020 il fondo per sostenere agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche;
  • stanziati oltre 6 miliardi di Euro per la scuola di cui 2,9 miliardi di Euro per la ripresa a settembre e 977 milioni di Euro per l’assunzione di 50 mila collaboratori tra docenti e personale ATA (amministrativo, tecnico, ausiliario);
  • la manovra dà complessiva attuazione alla c.d. “Terza Fase” post pandemia: dopo le misure emergenziali di contenimento del contagio, entrano in vigore le misure propulsive di crescita e sviluppo destinate ad inserirsi nel progetto di “Recovery Plan”, che il Governo presenterà a Bruxelles ad ottobre 2020.

Di seguito, le misure previste nei vari ambiti di intervento. In sintesi, si può affermare che due sono le aree di operatività del “Decreto Agosto”:

  1. DL: una sorta di “road map” del Governo che punta a portare il Paese gradualmente fuori dall’emergenza e che confluirà, come detto sopra, nel “Recovery Plan” con il quale si potrà avere accesso ai fondi strutturali previsti dall’UE per finanziare lo scostamento di bilancio; lavoro, imprese, fisco, liquidità, sono le materie oggetto del DL;
  2. DPCM: in vigore dal 10/08/2020 al 07/09/2020, esso proroga le misure precauzionali minime anti-Covid limitative della libertà di relazione delle persone in materia di: distanziamento sociale di 1 metro, uso obbligatorio delle mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e uso di altri presidi di prevenzione, divieto di assembramento, limitazioni all’uso dei mezzi pubblici di trasporto, isolamento obbligatorio al rientro da determinati paesi, ripresa delle attività fieristiche dal 01/07/2020, ripartenza delle navi da crociera dal 15/08/2020. A queste disposizioni, se ne aggiungono altre varate dall’Esecutivo (decreto del ministro R. Speranza, Ministero della Salute, per arginare la ripresa dei contagi al rientro dalle vacanze e permettere la ripresa della scuola in sicurezza a settembre), in particolare:
    • ordinanza Ministro Salute: con effetto dal 16 agosto 2020, nuove restrizioni che riguardano:
      • sale da ballo e discoteche: sospensione delle attività da ballo all’aperto e al chiuso e in ogni spazio aperto al pubblico;
      • obbligo della mascherina: dalle 18:00 alle 6:00 nei luoghi dell’intero territorio nazionale dove c’è il rischio di assembramento (piazze, locali aperti al pubblico, vie e lungomari).

A questi due settori principali, se ne aggiunge un terzo inserito nel “Decreto Agosto” che attiene alla:

  1. CSM: riforma ordinamento giudiziario e magistratura.

Con riferimento ai due punti sopra menzionati, sono state formulate le seguenti critiche, che si inseriscono nella dialettica politica degli equilibri governativi e in quella degli osservatori e commentatori costituzionali:

  1. DL: un’eccessiva decretazione d’urgenza che posticipa e “blinda” il dibattito parlamentare necessario alla conversione in legge del decreto (apposizione della “fiducia”, formula “salvo intese tecniche”);
  2. DPCM: la legittimità di un regolamento amministrativo, seppur emanato dal Premier, ad incidere sulle libertà di rango costituzionale e il rischio di un’impennata del contenzioso amministrativo, conseguente ai ricorsi al TAR, per impugnare tale provvedimento.

Per comprendere meglio la portata di questo “Decreto Agosto”, analizziamo prima alcuni dati Istat di recente rilevazione per poi descrivere le singole misure adottate dal provvedimento suddivise per aree di operatività:

  • nel secondo trimestre del 2020, l’economia si è contratta ad un tasso paragonabile a quello registrato dai maggiori paesi europei durante la seconda guerra mondiale (Fonte: Mario Draghi, intervento al 41esimo Meeting Rimini, 18/08/2020);
  • calo di 12 punti percentuali del PIL rispetto all’anno scorso medesimo periodo;
  • crollo dei consumi interni: il risparmio delle famiglie nell’Area Euro è passato dal 13% dello scorso anno al 17% di oggi, medesimo periodo;
  • export italiano arretra del 4%;
  • 8 ristoranti su 10 dichiarano di essere a rischio chiusura; calo fatturato del 60%;
  • calo del 90% del fatturato per discoteche, festival, concerti ed eventi “night culture” (Fonte: AGI, Agenzia Italia);
  • nel Mezzogiorno 500.000 imprese di cui il 90% con meno di 10 dipendenti;

 

Fisco e Imprese

 

(Fonte: R. Gualtieri, Ministro dell’economia e delle Finanze, sinossi della conferenza stampa).

“Adozione di misure strutturali per una ripartenza forte dell’economia in prospettiva del piano di Recovery Fund previsto per ottobre (…); l’obiettivo è di non lasciare indietro nessuno”. Ecco, in sintesi, le misure che saranno riprese nel corso della lettura del vademecum.

  • pacchetto lavoro: intervento cospicuo del valore pari a 12 miliardi di Euro; rifinanziamento della cassa integrazione per ulteriori 18 settimane; prolungamento del divieto di licenziamento; incentivi fiscali e contributivi per nuove assunzioni e per il rientro anticipato dalla cassa integrazione (vedi infra);
  • fondo 7,8 miliardi PMI: stanziati 7,8 miliardi per il triennio 2023-24-25 per finanziare:
    1. mediante il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese per favorire l’accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia pubblica;
    2. sempre per le PMI è prorogata anche la c.d. “moratoria” sui prestiti e sui mutui con scadenza 31/01/2021 e 31/03/2021 per le PMI del settore turistico alberghiero;
  • rimodulazione scadenze fiscali: per tutte le imprese italiane che hanno subito delle perdite; pagheranno subito solo il 50% del dovuto; il restante 50% verrà rimodulato e rateizzato;
  • questione meridionale: prevista una fiscalità di vantaggio per le imprese del Mezzogiorno;
  • fondo 5 miliardi: stanziati per finanziare le misure sulla filiera produttiva (automotive), il turismo e l’agricoltura, la sanità (campagna vaccinazione, ricerca e sviluppo); in particolare:
    1. indennità 1.000 Euro una tantum per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e per gli stagionali dello spettacolo;
    2. indennità 600 Euro una tantum per gli stagionali del settore sportivo;
    3. indennità ulteriore di 400 Euro per il c.d. REM (reddito d’emergenza): importo ulteriore che si aggiunge a quanto già previsto e passa da 400 Euro a 840 Euro per due mensilità a decorrere dal mese di presentazione della domanda; link INPS per info: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/home.htm;
    4. dotazione 500 milioni per finanziare il Fondo Nuove Competenze (introdotto dal “Decreto Rilancio”) per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori;

 

Lavoro e parti sociali

 

(Fonte: N. Catalfo, Ministro del Lavoro, sinossi della conferenza stampa).

“Si introducono importanti agevolazioni fiscali per le aree svantaggiate e ulteriori nuove indennità specifiche per alcuni settori. Vengono inoltre prolungate e rafforzate alcune delle misure a sostegno dei lavoratori varate con i precedenti provvedimenti”.

Con l’obiettivo di stimolare la crescita e l’occupazione:

  • sgravio 30%: sui contributi pensionistici per le aziende situate in zone territorialmente svantaggiate del meridione per il periodo temporale ottobre/dicembre 2020;
  • sgravio 100%: sgravio previdenziale totale per 4 mesi fino al 31/12/2020 se il lavoratore rientra in azienda interrompendo il trattamento di cassa integrazione;
  • sgravio 100%: sgravio previdenziale totale per 6 mesi in caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato in presenza di un aumento dell’occupazione netta;
  • sgravio 100%: sgravio previdenziale totale per 3 mesi in caso di assunzione di lavoratori stagionali nel settore del turismo;
  • CIG: prolungati per un massimo 18 settimane i trattamenti di cassa integrazione. In alternativa al ricorso alla CIG, è previsto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali al 100% per le fattispecie di cui sopra;
  • divieto di licenziamento: tale divieto opera alle seguenti condizioni:
    1. che l’imprenditore non abbia fruito integralmente della cassa integrazione guadagni;
    2. che l’imprenditore non abbia fruito integralmente dall’esonero dai contributi previdenziali;
    3. vale sia per i licenziamenti individuali che per quelli collettivi;
    4. restano “sospesi” i licenziamenti già avviati dopo il 23/02/2020;
    5. tale divieto non opera quando i licenziamenti sono motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa;
  • trattamenti di disoccupazione NASPI e DISS-COLL: si rinvia al sito ufficiale Inps per proroghe e nuovi termini che disciplinano l’assicurazione sociale per l’impiego e l’indennità di disoccupazione per i lavoratori coordinati e continuativi (cenno e rinvio);

 

Sud e coesione territoriale

 

(Fonte: G. Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, sinossi della conferenza stampa).

“Dobbiamo prendere atto che, oggi, lavorare al Sud, costa di più e abbiamo la necessità di mettere in campo una misura straordinaria per evitare perdita occupazionale, far emergere il lavoro sommerso, e provare ad attirare nuovi investimenti. È una misura che ha un impatto significativo su 500 mila imprese, di cui il 90% con meno dieci dipendenti”.

  • deficit infrastrutturale del Mezzogiorno: al Sud registrate quasi 000 imprese di cui il 90% con meno di 10 dipendenti; introdotta una fiscalità di vantaggio che crei più equità e più sviluppo con l’obiettivo di colmare i divari territoriali (vedi punto successivo);
  • cuneo fiscale 10%: ridotto del 10% il costo del lavoro per tutti i lavoratori assunti da imprese dislocate nel Mezzogiorno (la misura decorre dal 01/10/2020). Tale misura di decontribuzione sul cuneo impresa comporta un vantaggio fiscale per le aziende di circa 2.000 Euro a lavoratore all’anno;

 

Agroalimentare

 

(Fonte: T. Bellanova, Ministro Agricoltura, sinossi della conferenza stampa).

“La ristorazione è una filiera che ha pagato un prezzo altissimo con un calo di fatturato del 60%: dobbiamo sostenere questa filiera di 180.000 imprese e dare una risposta all’agroalimentare”.

  • contributo a fondo perduto (stanziati 400 milioni di Euro): stanziati per le attività commerciali dei centri storici delle città turistiche che abbiano registrato a giugno 2020 un calo del fatturato del 50% rispetto allo stesso mese del 2019; il contributo è pari a:
    • 000 Euro per le persone fisiche (ditte individuali);
    • 000 Euro per le persone giuridiche (società);
  • contributo a fondo perduto (stanziati 600 milioni di Euro): liquidità a fondo perduto per il settore della ristorazione. Ogni 1.000 Euro di finanziamento statale a fondo perduto si stima che generi una fatturazione da parte delle imprese commerciali pari a 4.000 Euro. Gli esercenti dei ristoranti potranno ottenere un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti delle filiere agricole, alimentari, vitivinicole provenienti da materia prima italiana. Modalità:
    • il contributo una tantum è pari a 500 Euro;
    • perdita di fatturato da marzo a giugno 2020 di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo del 2019;
  • TOSAP e COSAP: prorogato al 31/12/2020 l’esonero dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e dal canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche per le attività di ristorazione gravemente danneggiate dall’emergenza epidemiologica;

 

Riforma CSM

 

(Fonte: A. Bonafede, Guardasigilli, sinossi della conferenza stampa).

“Rendere più efficiente ed al passo con i tempi il meccanismo di reclutamento dei nuovi magistrati, di garantire maggiore trasparenza al sistema delle valutazioni di professionalità, di reintrodurre criteri organizzativi verificabili negli uffici di Procura e di semplificare il procedimento di adozione delle tabelle organizzative degli uffici”.

  • celerità della risposta giudiziaria;
  • trasparenza e valorizzazione del merito, rigore nelle valutazioni di professionalità;
  • riduzione dei tempi per l’accesso in magistratura;
  • rafforzata la distinzione tra funzioni giudicanti e funzioni requirenti;
  • ricostruire la credibilità della giustizia e del sistema elettorale dei collegi territoriali per diventare membri del CSM (c.d. “degenerazione del correntismo”);
  • evitare le logiche spartitorie;
  • parità di genere;
  • tetto massimo agli emolumenti dei membri del CSM;
  • nuova regola accesso dei magistrati all’attività politica (e ritorno degli stessi all’attività giudiziaria): il magistrato che entra in politica non potrà più tornare a fare il magistrato (decadenza a vita); se si candida e non viene eletto alla carica politica non può più svolgere la professione del magistrato per 3 anni nella circoscrizione territoriale in cui lavorava o si era candidato alla carica politica;
  • illeciti disciplinari: il mancato smaltimento degli arretrati, non giustificato da motivi comprovanti, può comportare l’avvio di un procedimento disciplinare;

 

Consumi e pagamenti elettronici “cash back”

 

(Fonte: G. Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, sinossi della conferenza stampa).

“Abbiamo anticipato la misura del cash back, già programmata con la legge di Bilancio. Non l’abbiamo potuta realizzare a causa della pandemia, adesso la attiviamo dal 01/12/2020. Abbiamo stanziato nuove risorse per potenziare questo strumento: vogliamo sostenere consumi e pagamenti elettronici; premiamo i cittadini che potranno recuperare una parte di quanto spendono usufruendo di un bonus fino a 2.000 Euro”.

  • stanziati 1 miliardo e 750 milioni di Euro + 3 miliardi di Euro già stanziati per incentivare la modernizzazione dei sistemi di pagamento e contrastare l’evasione fiscale;
  • si tratta di un meccanismo a punti e non di sconto che consiste nel cumulare il vantaggio di un certo numero di transazioni commerciali per ricevere in restituzione, successivamente mediante il mod. 730, delle risorse economiche in tranche semestrali (cash-back);

 

Rientro a scuola

 

(Fonte: https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/domandeerisposte.html).

Ecco, di seguito, la programmazione per il rientro a scuola:

  • il MIUR ha previsto un help desk, un servizio dedicato per richiedere assistenza e un numero verde 90.30.80, attivo dal 24 agosto, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, con funzioni di front office, per raccogliere quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza e fornire assistenza e supporto operativo anche di carattere amministrativo;
  • il rientro a scuola è previsto per il 14 settembre con la ripresa della didattica in classe;
  • già dal 1° settembre le scuole apriranno per i corsi di integrazione e di recupero degli apprendimenti;
  • la didattica digitale da remoto è prevista in modo complementare solo nella scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore);
  • uso della mascherina per gli alunni:
    • no uso mascherina: fino ai 6 anni di età;
    • valutazione a discrezione del CTS (Comitato Tecnico Scientifico): dai 6 anni in poi;
    • no uso mascherina nelle scuole dell’infanzia, ma obbligo mascherina per il personale docente non essendo possibile rispettare il distanziamento;
    • gli alunni con disabilità potranno essere esonerati dall’uso della mascherina se non compatibile con la loro condizione;
  • misurazione della temperatura: non avverrà a scuola, ma a casa prima di recarsi a scuola come modalità di autotutela (fissato il limite dei 37,5°);
  • durata delle lezioni: di norma 60 minuti, ma potrà essere inferiore per una più efficace organizzazione della didattica e con recupero del monte ore complessivo in base al regolamento scolastico;
  • ingresso: sarà cura dei singoli istituti scolastici organizzare le modalità di gestione degli ingressi per evitare assembramenti;
  • banchi: adozione banco monoposto come misura utile a consentire il distanziamento tra gli alunni;
  • servizio mensa: la mensa sarà assicurata prevedendo differenti turni tra le classi (eventualmente, il pasto potrà essere consumato in aula);
  • test sierologico: non obbligatorio per il personale docente e ATA, ma disponibile su base volontaria e in modo gratuito;

 

Multilateralismo e debito pubblico

 

(Fonte: Mario Draghi, intervento al 41esimo Meeting Rimini, 18/08/2020, sinossi della conferenza stampa).

“Dobbiamo ora pensare a riformare l’esistente senza abbandonare i principi generali che ci hanno guidato in questi anni: l’adesione all’Europa con le sue regole di responsabilità, ma anche di interdipendenza comune e di solidarietà; il multilateralismo con l’adesione ad un ordine giuridico mondiale. Il futuro non è in una realtà senza più punti di riferimento. Dobbiamo essere vicini alle nuove generazioni, investendo nella loro preparazione. Solo allora, con la buona coscienza di chi assolve al proprio compito, potremo ricordare ai più giovani che il miglior modo per ritrovare la direzione del presente è disegnare il loro futuro”.

A conclusione di questo percorso articolato, tra bonus, sussidi, incentivi e leve fiscali, non possiamo non ricordare la “lezione” di sintesi che, in questi giorni, ci ha consegnato Mario Draghi in occasione del suo intervento al 41esimo Meeting di Rimini. Ecco alcuni punti chiave, che mettono in guardia i governanti, senza allarmismi o moniti ideologici, ma tracciando lucidamente la cartina al tornasole di quello che si dovrà fare dopo la pandemia:

  • il futuro è nelle riforme anche profonde dell’esistente. Occorre pensarci subito. La ricerca di un senso di direzione richiede che una riflessione sul futuro inizi subito;
  • i sussidi sono una prima forma di vicinanza della società a coloro che sono stati colpiti; i sussidi servono a sopravvivere, a ripartire;
  • ai giovani bisogna dare di più: i sussidi presto o tardi finiranno e, in assenza di un progetto di investimento di ampio respiro, resterà la mancanza di una qualificazione professionale che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuro;
  • la strada della ricostruzione passa dall’accettazione dell’inevitabilità del cambiamento: dobbiamo adattare con realismo i nostri comportamenti e le nostre politiche;
  • l’insieme delle misure varate dal Governo ha generato uno stock di debito destinato a rimanere elevato per lungo tempo;
  • questo debito, sottoscritto da investitori internazionali, istituzioni, mercati e risparmiatori, sarà sostenibile, continuerà cioè a essere sottoscritto in futuro, se utilizzato a fini produttivi: ad esempio, per investimenti nel capitale umano, nelle infrastrutture cruciali per la produzione, nella ricerca, nell’istruzione, ecc. In altre parole: se si tratta “debito buono”. La sua sostenibilità verrà meno se, invece, verrà utilizzato per fini improduttivi, se sarà considerato “debito cattivo”;
  • il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono, oggi, i giovani. È dovere dei governanti far sì che i giovani abbiano tutti gli strumenti per estinguerlo pur vivendo in società migliore dell’attuale;

Privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza (Mario Draghi).

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DASy

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