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CONTROLLO DEI GENITORI SUI MINORI: COME PROTEGGERE I FIGLI DALLE MINACCE ON LINE

Focus Legale Sharenting e privacy online 1

DAS è la principale compagnia di tutela legale che può aiutarti a difendere i tuoi diritti danneggiati da un illecito trattamento degli stessi sia come privato cittadino che come imprenditore o libero professionista e, in caso di danni, ti aiuta a promuovere un’adeguata azione risarcitoria con l’ausilio di un network di avvocati specializzati e selezionati direttamente dalla compagnia. 

 

I genitori spesso cercano di proteggere i propri figli dalle potenziali minacce on line, come la violenza o il cyberbullismo. Ci sono leggi che cercano di proteggere i minori, ma anche in questo caso l’attuazione e il rispetto delle norme è spesso oggetto di dibattito. 

 

Sharenting e cyberbullismo: due fenomeni a confronto

 

L’Autorità Garante della Privacy (GPDP) ha da tempo messo in evidenza due aspetti strettamente interconnessi che rischiano di compromettere la corretta formazione della personalità del minore nonché di esporlo ad ingerenze indebite da parte di terzi. Il riferimento è alla pratica di pubblicare, e condividere on line sui social media, video e foto riguardanti momenti di vita del minore (feste, compleanni, foto private, momenti di intimità all’interno della famiglia, vacanze, ecc.): è il c.d. “sharenting”. L’altro aspetto è quello dell’uso improprio o illegittimo di tali contenuti ed informazioni con violazione delle norme sulla privacy, ma, soprattutto, con l’esposizione del minore al rischio di reati o crimini cui potrebbe essere vittima (utilizzo delle immagini a fini pedopornografici, ritorsivi, reputazionali, ecc.). 

 

La tutela legale può rappresentare un valido strumento per difendersi da tali indebite intromissioni nella sfera privata, ma la prevenzione resta la soluzione preferibile

 

Il Garante della Privacy nella relazione annuale 2021 avvisa che: «ciò che viene pubblicato on line o condiviso nelle chat di messaggistica rischia di non essere più nel nostro controllo e questo vale maggiormente nel caso dei minori. Quando qualcosa appare su uno schermo, non solo può essere catturato e riutilizzato a nostra insaputa da chiunque per scopi impropri o per attività illecite, ma contiene più informazioni di quanto pensiamo, come i dati di geolocalizzazione» (Fonte: www.garanteprivacy.it/temi/minori/sharenting). 

 

Cyberbullismo: come tutelarsi nell’era dei social network

 

Il fenomeno è andato crescendo con la rapida diffusione di strumenti tecnologici intelligenti, le cosiddette “tecnologie indossabili”, ma anche con le numerose piattaforme di messaggistica istantanea: giovani che “postano” foto personali, che confidano fatti intimi, per gioco o per divertimento, ma anche genitori inesperti che installano app senza porsi dubbi di opportunità. Tutto ciò costituisce un problema per l’incolumità propria o dei loro figli, mettendo a rischio i loro contatti personali e esponendoli a molestatori e cyberbulli che, protetti dall’anonimato, colpiscono gli utenti più fragili. 

La tutela legale della propria dignità e di quella degli altri richiede consapevolezza dei diritti e l’assistenza specializzata di avvocati esperti

 

Sottolinea il presidente dell’Autorità: «Non esistono più barriere tra la vita digitale e quella reale: quello che succede on line sempre più spesso ha un impatto fuori da internet, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con gli altri. Proprio per questo, nel mondo di internet è necessario non perdere mai di vista il corretto rapporto tra le nuove forme di comunicazione sociale e la tutela della propria e dignità e di quella degli altri» (Fonte: www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb). 

DASy

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