Franco è un nonno che nel weekend passa molto tempo nel suo garage-officina con il nipote, con il quale condivide la passione per la meccanica.
Succede che nel maggio 2017 nello stesso condominio si trasferisce una piccola impresa artigiana che, per sorvegliare la sua attività, installa una telecamera di video sorveglianza.
Franco nota però che tale telecamera inquadra anche l’ingresso del suo garage e si rivolge così ai proprietari dell’azienda chiedendo di spostare l’inquadratura della telecamera.
La sua richiesta rimane però totalmente inascoltata e in giugno Franco chiede all’amministratore di poter sollecitare la ditta alla rimozione o allo spostamento dell’inquadratura della telecamera.
Nonostante le iniziali rassicurazioni anche questo tentativo di risolvere la situazione risulta però inefficace.
In settembre, dopo innumerevoli solleciti e richieste verbali e non, Franco, che è titolare di una polizza DAS, si rivolge alla Compagnia per avere una consulenza legale e risolvere la questione.
Presa immediatamente in carico la richiesta del proprio assicurato, a fine settembre DAS manda una raccomandata alla controparte e all’amministratore di condominio intimando la rimozione della telecamera e sottolineando come quest’ultima violi il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali in materia di video sorveglianza dell’8 aprile 2010.
Ricevuto il sollecito dell’avvocato di DAS, nel giro di pochi giorni la telecamera viene spostata dai titolari dell’attività con relative scuse da parte della controparte che si giustifica sostenendo che la telecamera non fosse mai entrata in funzione.
Grazie a DAS in poche settimane Franco è riuscito a risolvere il problema che, senza la polizza di tutela legale, sarebbe rimasto irrisolto e può finalmente tornare a trascorrere delle serene domeniche con il nipote.