Vi raccontiamo il caso di Davide e Giusy, coppia di sposi assicurata con la polizza di tutela legale DAS in Famiglia, che ci hanno contattato per un caso danno materiale a seguito di un trasloco.
La casa nuova: quante emozioni, ma anche quante cose da sistemare e da coordinare e, soprattutto, quante persone che si muovono all’interno dell’appartamento per completare gli ultimi dettagli in sospeso.
Così è accaduto che Davide e Giusy si siano ritrovati con uno specchio rotto e già appeso alla parete: colpa del traslocatore, colpa dell’operaio che lo ha appeso, difetto di fabbrica, colpa del venditore oppure colpa di un ignoto terzo cui tutti hanno tentato di attribuire la responsabilità per discolparsi a vicenda?
Davide e Giusy sono ancora euforici per il loro matrimonio, ma quel grande specchio, collocato in salotto, regalato da qualche generoso parente, proprio non piace a causa dell’angolo scheggiato.
Chi risponde in questi casi? E, soprattutto, come far valere i propri diritti?
Davide ha pensato bene di contattare i nostri uffici per chiedere l’intervento di DAS e attivare la polizza di tutela legale “DAS IN FAMIGLIA”.
Il primo aspetto che il nostro legale incaricato ha accertato con Davide e Giusy è stato quello di verificare l’esistenza di un documento contrattuale dal quale risultasse la provenienza dell’oggetto danneggiato. Occorreva, in altri termini, individuare il soggetto responsabile della spedizione del bene.
Infatti, il trasloco non è altro che un contratto di trasporto all’interno del quale viene inventariato l’insieme degli oggetti da trasferire da un luogo ad un altro. Infatti, ai sensi dell’art. 1678 cod. civ., il vettore si impegna ad eseguire il trasloco assumendo su di sé i rischi dell’esecuzione. In base all’art. 1693 cod. civ., il vettore è responsabile dell’avaria delle cose consegnategli per il trasporto. Per avaria si intende sia lo smarrimento di un colle, sia il danneggiamento dello stesso.
È stato così correttamente individuato, tra tanti trasportatori, arredatori, mobilieri, manutentori, operai che, a diverso titolo, si sono alternati nell’allestimento dell’appartamento, il soggetto cui – in base alla bolla di accompagnamento – è stato affidato il compito di trasportare ed installare lo specchio alla parete.
In questi casi, si tratta di una responsabilità contrattuale presunta per la quale occorre provare solo il nesso causale tra il danno e l’evento ossia l’inadempimento nell’esecuzione diligente della prestazione.
Il legale incaricato ha potuto stimare il valore dello specchio grazie alla lista di nozze predisposta dagli sposi. Con una lettera monitoria, egli ha diffidato il trasportatore a risarcire il valore del bene che era di 550,00 Euro.
La vertenza si è rapidamente conclusa in via stragiudiziale con il risarcimento del danno da parte del vettore e il pagamento delle spese legali da parte di DAS.
Il prodotto: DAS IN FAMIGLIA; valore della lite: 550,00 Euro; durata della controversia: 20 giorni; spese legali sostenute da DAS per l’attività stragiudiziale dell’avvocato incaricato: 250,00 Euro.
Di Walter Brighenti – DAS
Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale