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Il caso

Prodotto utilizzato: DAS in Azienda

Tempi di definizione: 45 giorni

Spese sostenute dal cliente: 0 euro

Spese legali e peritali risparmiate grazie a D.A.S.: 6.619 euro

COME GESTIRE I FORNITORI DEL RISTORANTE: CASO RISOLTO

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Un progetto di enoteca avventato e diecimila bottiglie che rischiavano di non essere mai stappate; si rivolge a noi Sebastian, titolare di un ristorante assicurato con DAS con la polizza “DAS in Azienda”, chiedendoci supporto nel gestire un fornitore del suo ristorante colpevole di inadempienza contrattuale nell’esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione.

Il caso che vi raccontiamo ci permette di affrontare alcuni nodi molto attuali in questo periodo di pandemia e di comprendere come una polizza di tutela legale possa rappresentare un valido supporto per l’attività economica di un imprenditore.

L’onda d’urto della pandemia ha avuto delle ripercussioni pesanti sulla ristorazione italiana e molti nostri clienti si sono rivolti a noi chiedendoci come gestire i fornitori del ristorante, un’attività che è divenuta sempre più delicata. In un contesto di questo tipo, un avvocato pagato dall’assicurazione è la risposta più efficace per affrontare tutti i rischi e le complicazioni dovute ad eventuali errori ed omissioni nella difficile fase della riapertura dei locali.

 

Un avvocato pagato dall’assicurazione: quando e quanto conviene?

 

Rispondiamo a questo interrogativo, narrandovi la vicenda di Sebastian che, da cuoco dipendente di un ristorante, è diventato imprenditore in prima persona, aprendo un locale da lui gestito. Con grande coraggio e determinazione, Sebastian ha saputo affrontare sia le sfide del passato, che l’insidioso contesto di crisi attuale.

La ripresa delle attività di ristorazione, con la riapertura dei locali nell’ora di pranzo, si inserisce in uno scenario incerto e complesso: il tasso di insolvenza nei pagamenti previsto per il 2021 salirà del 6% contro il 5,1% del 2020 e il 4,5% del periodo ante-covid (Fonte: “Credit Outlook 2021”, Cerved Rating Agency, cit. in “La Stampa”, 10.02.2021).

Per essere più reattivo nella ripartenza, per uscire dall’emergenza, per investire nel cambiamento dopo la fase di lock down, di serrande abbassate e di take away, Sebastian comprende che il suo ristorante non può vivere di contributi a fondo perduto, ma ha bisogno di liquidità e di finanziamenti. Una svolta, insomma.

Così, Sebastian decide di rinnovare il locale; approfitta del periodo di chiusura e di vendita limitata solo alla consumazione all’asporto e si affida alla consulenza di un fornitore per curare il “riposizionamento” del locale ed intercettare nuovi gusti e nuova clientela.

 

Quando l’assicurazione paga le spese legali? Chi deve pagare l’avvocato?

 

Per un imprenditore, scegliere fornitori affidabili è fondamentale per prevenire spiacevoli situazioni di stallo ed evitare l’incertezza di tempi e costi non controllabili. Il fornitore sembrava essere la soluzione più adatta: ogni ristrutturazione porta con sé molte complicazioni, dalle pratiche amministrative alla direzione dei lavori, dalle azioni che conviene intraprendere per ampliare le opportunità di business alle strategie vincenti di gestione del mercato.

Purtroppo, la il fornitore non ha soddisfatto le aspettative di Sebastian, che ha dovuto affidarsi ad un altro partner d’affari per ultimare il suo ambizioso progetto di rilancio commerciale del suo ristorante. Alla fine, il risultato è stato soddisfacente, proprio come Sebastian lo immaginava: una boiserie che introduce alla sala da pranzo, ambienti che esprimono il fascino di un valore nascosto, preparazioni culinarie sofisticate, illuminazione soffusa, candele, silenzio per un’atmosfera intima ed accogliente.

Dietro a tutto ciò, però, gli strascichi di un contenzioso giudiziario, che Sebastian non affronta da solo, ma con l’assistenza legale specializzata di un avvocato messo a disposizione dalla sua polizza di tutela legaleDAS in Azienda”.

DAS, verificata la regolarità del caso, ha assistito Sebastian ricostruendo le modalità di esecuzione del contratto di fornitura stipulato e accertando quali inadempienze contrattuali abbiano compromesso la buona fede nell’esecuzione delle opere e il grado di responsabilità fonte di risarcimento del danno per ritardi ed omissioni.

L’attività legale dell’avvocato incaricato si è concentrata nel verificare i fondamenti dell’inadempienza del fornitore nel paragrafo del contratto dedicato agli investimenti. Il fornitore si era specificamente impegnato a definire per conto del committente “(…) una strategia di riposizionamento del target del ristorante, recuperando liquidità, individuando nuovi ‘prospect’ di mercato grazie alla conoscenza dell’indotto della ristorazione e alla capacità di previsione del trend verso il quale il settore evolverà nel periodo post-epidemia”. Una chiara obbligazione di risultato, disattesa dagli elevati costi sostenuti per l’allestimento del progetto di enoteca: una cantina con un’esposizione di più di mille etichette e diecimila bottiglie.

Forte della difesa legale per controversie contrattuali con fornitori, dipendenti e clienti, e con un massimale della polizza per spese legali fino a 100.000 Euro per sinistro, Sebastian ha ottenuto soddisfazione con un risarcimento del danno di 150.000 Euro e la fattura dell’avvocato pagata dall’assicurazione.

Auguriamo a Sebastian una ripartenza vincente e lo ringraziamo per la lungimiranza dimostrata non solo nell’essersi messo in gioco in un momento di insicurezza, ma anche per aver scelto DAS come partner legale a supporto del suo business.

Il prodotto: “DAS IN AZIENDA”; durata della controversia (solo fase stragiudiziale): 45 giorni; valore in lite: 150.000 Euro; spese legali sostenute da DAS, che in mancanza di polizza avrebbe pagato l’imprenditore (solo fase stragiudiziale): 6.619 Euro.

 

di Walter Brighenti

Questo articolo trae spunto da un caso reale, ma ogni riferimento è puramente casuale

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