La circolazione stradale e i danni alle persone in caso di incidenti sono temi al centro dell’agenda degli stati europei. L’Istat a dicembre 2019 ha pubblicato alcuni studi in base ai quali l’obiettivo europeo di riduzione, a partire dal 2010, del 50% delle vittime entro il 2020 per l’Italia non è ancora prossimo al raggiungimento.
Moderare la velocità, evitare gli stati di alterazione e il cellulare, seguire la segnaletica sono comportamenti essenziali per la sicurezza propria e degli altri e la loro violazione è sanzionata in modo pesante. Ogni automobilista, in proposito, dovrebbe avere le idee chiare rispetto a cosa lo può attendere e quanto è importante essere prudenti.
Ritiro, sospensione e revoca della patente di guida: un po’ di chiarezza
Se, violando il Codice della Strada, dovessimo incappare nel ritiro della patente, per capire che cosa ci sta accadendo è importante fare un po’ di chiarezza rispetto ai termini e al loro significato.
Ritiro, sospensione e revoca sono conseguenze diverse, leggendo le principali disposizioni che se ne occupano (artt. 218 e seguenti e artt. 222 del Codice della Strada) possiamo, semplificando, affermare che:
- ritiro della patente: è di fatto l’ordine di consegna della patente all’agente od organo di polizia che accerta la violazione, che trattiene il documento facendone menzione nel verbale di contestazione della violazione, e precede la sospensione;
- sospensione della patente: viene stabilita con provvedimento prefettizio che dispone che per un certo periodo di tempo la patente non può essere utilizzata. Terminato il periodo previsto dal provvedimento, il titolare può recarsi presso le autorità per rientrare in possesso della patente e riprendere a circolare;
- revoca della patente: a parte i casi di sostituzione della patente italiana con patente estera o perdita dei requisiti psico-fisici (in via stabile o temporanea), in tema di violazioni al codice della Strada la revoca viene disposta in caso di gravi mancanze e per poter nuovamente circolare è necessario ripetere l’esame di guida. All’esame però non si può accedere prima che sia trascorso un certo periodo, a seconda dei casi anche di alcuni anni.
Problemi con la patente? Affidati a DAS, l’assicurazione per le spese legali
Chiarezza fatta dunque ma… se un problema di questo tipo capita davvero, che si fa?
Quando arriva un provvedimento che riguarda la patente il pensiero di ogni automobilista naturalmente corre ad un legale (e alle relative spese), che possa dargli il giusto consiglio nel momento del bisogno. Preoccupazioni che Sara, giovane imprenditrice che ha sottoscritto la polizza DAS CIRCOLAZIONE BUSINESS, ha potuto affrontare con velocità e determinazione, senza perdere il sonno per le spese legali e ottenendo una difesa veloce e qualificata.
Dopo aver patteggiato in seguito ad un incidente stradale per aver omesso una precedenza, l’imprenditrice aveva ricevuto la notifica di un provvedimento di revoca della patente con impossibilità di sottoporsi all’esame per i successivi 5 anni.
Una sanzione di questo tipo è fortemente limitante, soprattutto per chi quotidianamente è impegnato a gestire un’attività economica.
Grazie all’assistenza di DAS, Sara ha però scoperto che in base ad una sentenza da poco pronunciata dalla Corte costituzionale (sentenza n. 88/2019), il provvedimento che aveva ricevuto poteva essere oggetto di impugnativa, proprio perché il suo caso rientrava fra quelli per cui la Corte aveva ritenuto la normativa dell’applicazione automatica della revoca per 5 anni troppo rigida.
Sara ha così impugnato con successo il provvedimento, ottenendo subito la sospensiva temporanea del provvedimento e poi quella definitiva nei mesi a seguire.
Conseguenze sulla patente arginate, Sara ha ottenuto anche il rimborso delle spese legali per circa 4.000 euro.
DAS, alleata degli automobilisti, raccomanda prudenza e rispetto delle regole alla guida.