Si rivolge a DAS Tiziano, il quale lamenta che l’immobile (seconda casa acquistata per le vacanze al mare) presenta umidità, muffe da risalita e scarso isolamento acustico. L’assicurato lamenta di aver già contestato con raccomandata i vizi e difetti riscontrati, senza aver ricevuto una concreta presa in carico del problema da parte del costruttore-venditore. Stanco di non poter di fatto utilizzare due delle stanze dell’appartamento, preoccupato dalla noncuranza della controparte, Tiziano chiede alla Compagnia di potersi affidare la soluzione della vertenza ad un legale.

In seguito alla valutazione della regolarità della posizione assicurativa, supportato dalla propria polizza e consigliato dall’avvocato di fiducia, Tiziano muove i passi necessari per instaurare un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo (ex art. 696 c.p.c.)  contro l’impresa costruttrice, il progettista e il direttore lavori.

Tramite il proprio legale affida innanzitutto ad uno stimato professionista la redazione di una perizia volta ad indicare dettagliatamente gli errori progettuali ed esecutivi riscontrabili e le  soluzioni tecniche idonee alla loro eliminazione, che purtroppo si rivelano praticabili con costi per nulla trascurabili di circa 30.000,00 Euro. Depositato il ricorso presso la competente sede giudiziale, il Giudice procede a fissare l’udienza di rito e a nominare un consulente d’ufficio (CTU). Tiziano e le altre parti, regolarmente avvisate e costituite, avanzano quindi la richiesta di nomina di propri consulenti (CTP), per la partecipazione alle operazioni peritali in affiancamento al tecnico prescelto dalla procedura. Il procedimento, infine, si conclude con il deposito della relazione della consulenza tecnica del CTU di conferma della fondatezza delle doglianze di Tiziano, con conseguente liquidazione del compenso al CTU che viene posto a carico dell’assicurato DAS.

La vicenda tratteggiata dimostra con evidenza che, pur in presenza di pretese fondate, l’accesso alla tutela giudiziaria richiede quasi sempre di anticipare e sopportare costi significativi, che possono far desistere l’interessato dal procedere. Grazie alla propria copertura assicurativa Tiziano, al contrario, ha affrontato il problema di primaria importanza che l’affliggeva con serenità e determinazione,  beneficiando del rimborso sia delle competenze legali, pari nel caso di specie a circa 3.500,00 Euro, che di quelle peritali, pari a circa ulteriori Euro 3.000,00.